1. Godo


    Data: 04/05/2019, Categorie: Etero Autore: Malena N

    ... spettacolo che ho messo su per te. La tua faccia, tutto ciò che mi hai concesso. La tua faccia, tutto ciò che è servito ad alimentare la mia frenesia. E mi sono segata con i tuoi occhi addosso e le mie dita dentro, immaginando il tuo cazzo grande e duro. Immaginando gli altri. I tuoi amici. E ora ti voglio. Ora, tutto dentro. Il telefono vibra dopo un tempo che è sembrato eterno. “Alle 18, ma ho solo un ora” leggo, mentre le gambe molli mi costringono a sedere. Sei cosi, tu. Senza mezze misure. Non hai mai tempo e poi ce l’hai. Sai quello che dico anche quando non lo dico. Sai quello che voglio e come lo voglio. Te l'ho detto con le mani sulle tette, con le dita nella fica.Te l'ho detto con in bocca il perizoma nero, strappato alla carne fradicia di voglia. Te l'ho detto. E sono da te alle 18 in punto per consumarmi e consumarti nell'ora che mi farò bastare. Mi tolgo il cappotto e mi guardi con quell'espressione divertita che mi fa sentire pazza. "Sei venuta veramente con il vestito?" "Certo! Cosa credevi! Perchè? I tuoi amici non ci sono?" "Lo faresti davvero?" "Tu me lo hai chiesto davvero?" "Certo che te l'ho chiesto davvero!" "Se me lo hai chiesto davvero, lo farei davvero!" "Allora balla. Balla ancora, balla come prima. Fammi vedere come ti muovi, come ti tocchi. Balla come se ci fossero anche loro. Balla per loro. Falli eccitare.” Bastardo. Lo sai che mi piace. La tua voce, calda e sensuale, mi investe e mi perdo nella voglia matta di farmi guardare. Le mani scivolano ...
    ... sui fianchi, mi muovo sinuosa. Succhio un dito e lo porto fra le tette, proprio qui dove voglio il tuo cazzo. Afferro con foga il vestito, scopro le cosce e mi giro perché tu possa vedere bene il perizoma nero che ho strusciato su tutti i miei buchi. Non ho il tempo di replicare che già mi sei addosso. Le mani nell’audace scollatura premono sulle tette calde. Continuo a muovermi lentamente strusciandomi sulla tua erezione, tu mi baci il collo, lo mordi. “Dimmi che ti sei segato prima. Dimmi che ti è venuta una fottuta voglia di impugnarti il cazzo e segartelo. Dimmi che piaccio ai tuoi amici.” Affondi il naso nei miei capelli, mi tiri a te per le braccia, ti cerco la bocca, la trovo. Le lingue si cercano, si trovano e si scopano. Mi alzi il vestito sui fianchi, mi tocchi, mi stringi. Le tue dita lente percorrono la stoffa nera del filo sottile che tanto ti piace. Lo sposti, sempre più lento, mentre un brivido, veloce e violento, mi percorre la schiena. Lo sposti e lo rimetti a posto, sfiorandomi, con una calma devastante, il buco del culo. Ti sento dietro. Il fiato caldo sul collo, il respiro soffocato in gola. La lentezza di poco prima lascia spazio all’irruenza. Il tuo cazzo vivo e pulsante spinge sulla mia carne calda. Le mani fanno strada e mi sento aperta come mai prima. Mi entri dentro senza chiedere il permesso, colpi decisi, senza esitazione. Mi togli il fiato, mi togli l’aria. Il piacere mi attraversa e ti cerco ancora, per soffocarlo nella tua gola. Ti spingo a me ...