1. io e te per sempre insieme ...


    Data: 06/05/2019, Categorie: Incesti Autore: risoamaro_m

    ... troietta, ora almeno me lo succhi e mi fai godere..altrimenti m'incazzo di brutto!!!!�Detto questo. mi ha fatto piegare e mi ha infilato in gola il suo cazzo duro. Istintivamente ho serrato le labbra, ma il risultato è stato un sonoro schiaffo in faccia.� ...piccola toietta apri questa cazzo di bocca, e stringi con le labbra e non con i denti... e dai .. non sai nemmeno fare un bocchino decente sei una deficiente.. stai ferma.�Mi ha afferrato il capo con entrambe le mani e ha cominciato a pomparmelo in bocca spingendolo sempre più giù in gola. Ero immobile, terrorizzata, sentivo che avrei vomitato da un momento all'altro e intanto lui si muoveva sempre più velocemente dentro la mia bocca, fin quando ha goduto schizzandomi in gola la sua sborra.� ...aaahhh uummm...ssiii manda giù..sborroooo!!Ho sentito lo schizzo direttamente in gola. L'ho spinto indietro con tutte le mie forze, poi gli ho vomitato direttamente sul cazzo, sui pantaloni, sporcandolo tutto.�..brutta stupida deficiente che cazzo fai????..mi hai sporcato tutto sei proprio una scema incapace!!!!� - mi ha urlato contro mollandomi un'altra sberla.Alcune persone che avevano visto la scena sono corse a chiamare mio fratello. Un attimo dopo è scoppiato un casino, ho dovuto faticare sette camicie per impedire che lo riempisse di botte. Da quel giorno le cose sono radicalmente cambiate. Ha ripreso a occuparsi di me a tempo pieno. Mi portava sempre con se, studiava con me. Se dentro di me ero dispiaciuta per lui che aveva ...
    ... anche litigato con Monica proprio per colpa mia, di riflesso ero al settimo cielo, aveva di nuovo tutta la sua attenzione. Circa un anno dopo questo episodio avvenne il dramma, mamma e papà rimasero uccisi in un drammatico incidente stradale provocato da un banco di nebbia. Il giorno del funerale fu tremendo, sia per il nostro profondo dolore, sia per tutti i parenti e amici che continuavano a compatirci come due poveri dementi che da li in poi sarebbero morti per l'incapacità di vivere senza genitori. Enzo già lavorava in banca, mentre io ero a pochi mesi dal diploma, e di risorse i nostri genitori avevano gia provveduto a destinarci a ognuno di noi una discreta somma con la quale il futuro non ci sembrava tanto nero. Per tutto il giorno fu un susseguirsi di pacche abbracci e gente che ci definiva �poverini,� uno strazio nello strazio. Io e lui ci scambiavamo occhiate di conforto, sostenendoci a vicenda. Alla fine ci ritrovammo soli. Lui seduto sul divano, mentre io ero distesa con le spalle appoggiate al suo petto, come amavo stare quando guardavamo insieme qualche programma televisivo. Immobili, in silenzio, con tutto il nostro dolore. Improvvisamente mi sono girata, l'ho guardato dritto negli occhi arrossati dal pianto, l'ho abbracciato e lui ha abbracciato me, in silenzio, immobili, con lo sguardo che diceva tutto e niente, ho appoggiato le mie labbra alle sue, in un timido bacio, quasi una follia che lui ha condiviso con me rispondendo al mio bacio. La sua lingua si è ...
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