1. Un San Valentino non ordinario


    Data: 06/05/2019, Categorie: Trans Autore: SaraCobret, Fonte: RaccontiMilu

    14 febbraioQualcuno dice sia il giorno degli innamorati.Per me, un semplice studente delle superiori che non ha una ragazza da... diciamo da diciotto anni, &egrave uno schifosissimo venerdì qualsiasi. L'unica cosa strana, &egrave che alla fermata del bus non c'&egrave la solita trafila di facce tristi che vedo tutti i giorni; oggi ci sono soltanto io.Guardo l'orologio, che segna le sette e dieci: il pullman dovrebbe passare soltanto tra pochi minuti. Poi osservo meglio il quadrante, e mi rendo conto che stando al mio orologio sono le sette e dieci di sera del tredici febbraio; controllo il cellulare (perché il cellulare non tradisce mai), che segna le sette e quarantadue.Cazzo, &egrave tardi! penso: le lezioni cominciano alle otto in punto, il prossimo pullman &egrave alle sette e cinquantacinque e non sono sicuro di avere voglia di aspettarlo; ma si, quasi quasi me ne torno a casa... i miei sono al lavoro, non torneranno prima delle due, ed essendo maggiorenne posso firmare la giustificazione da solo. In fondo, chi vuoi che faccia caso alla mia assenza?Così me ne torno indietro, e quando vedo la Mercedes parcheggiata nel cortile di casa quasi mi prende un colpo; che sia... no, impossibile!Invece la portiera si apre ed esce lui, X; &egrave un cliente di mio padre, anche se lui preferisce definirsi amico.Figurarsi! Come se mio padre possa considerare amico uno che si scopa sua moglie quando lui non c'&egrave.Potrei entrare dal cancello sul retro, facendo finta di non averlo ...
    ... visto; potrei anche tornare sui miei passi e andare a prendere il pullman, visto che sono ancora in tempo. Ipotesi da non scartare, potrei rimanere lì impalato sul marciapiedi, ad aspettare che X rientri in auto, metta in moto e se ne vada.Invece, passo dopo passo, entro dal cancello principale; lui mi nota e aspetta che io lo raggiunga."Ciao. Tua madre c'&egrave?" mi chiede, esibendo quel sorriso da protagonista mascellone di telenovelas che me lo rende così odioso."No. Venerdì mattina &egrave di turno, lo sai." rispondo io; e lui lo sa di certo, ma ci ha provato comunque. A volte sta a casa in malattia, mia madre, per farsi una lunga cavalcata sul suo stallone di fiducia.Oggi non &egrave uno di quei giorni, e tanto basta a spegnere il suo sorriso."Pazienza. E tu, hai perso il pullman? Vuoi che ti dia un passaggio?"Rimango per un attimo a bocca aperta; vuoi vedere che per colpa di questo coglione mi tocca andare a scuola e rinunciare ad una intera mattinata di playstation e porno-net? Che scusa dirgli?"Come scusa?" mi chiede lui, perplesso anzi sbalordito... ma a me non sembra di aver parlato."Ho detto se ti va di salire. Potrei indossare i vestiti di mia madre e mettermi un pò di trucco; come regalo di San Valentino!"Davvero ho detto questo? Anzi, l'ho detto una volta, e poi l'ho anche ripetuto?Ormai il danno l'ho fatto, posso solo sperare che lui dica..."D'accordo!" dice.Per l'appunto.Mia madre si chiama Cristina, ha trentasei anni ed &egrave dannatamente erotica; fino a ...
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