1. Un amore di zia - Capitolo 17 - Programmi per il futuro


    Data: 06/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    ... alzai la gamba destra. Spinsi la zia contro il muro bacisndola con passione. Sentivo i suoi seni spingere sul mio corpo, e le sue mani andare a cercare il mio sesso duro, e posizionarlo tra le labbra della sua figa. “Sei pronta?” chiesi io. La zia chiuse gli occhi, alzò la sua testa avvicinandosi, e mi sussurrò: “Sbrigati”. Lentamente le infilai il cazzo dentro. Scivolò senza particolari problemi. “È tutto dentro di te zia” dissi mentre il mio sesso era completamente dentro di lei. La zia aveva gli occhi chiusi, la testa all’indietro, in una smorfia di piacere. Cominciai a spingere. Il suo corpo si schiacciò contro le mattonelle azzurre, mentre l’acqua colpiva i nostri busti, e il sudore si mischiava al piacere. “È così duro, ancora, ancora!!” ansimava la zia. Le diedi un bacio sulla fronte, spingendo il mio sesso dentro di lei. Sentivo le sue mani che mi abbracciavano, mi stringevano, le sue unghie nella mia carne, ad ogni colpo. “Ti amo zia” dissi dando dei colpi violenti. La zia tremò per la mia irruenza, e portò le sue mani sul mio viso. Mi diede un bacio sul mente, gemendo: “Ridillo ancora, ti prego!”. “Zia - dissi stringendo i denti - ti amo!”. “Spingilo tutto dentro, più forte, più forte” incitava la zia. Sollevai ancora di più la gamba, e cominciai a spingere fortissimo, sbattendo violentemente i miei fianchi sui suoi. “Ti amo anche io nipotino” mi disse la zia prendendomi per il viso e guardandomi negli occhi. Continuammo a fare l’amore in quel modo per non so ...
    ... quanto tempo, fino a quando non arrivai all’orgasmo. “Zia, ecco …” dissi stringendo i denti. “Vienimi dentro, riempimi con il tuo sperma caldo” rispose lei. “Ti piace lo sperma del tuo nipotino?” le dissi mentre davo gli ultimi colpi. “Si, forza amore mio” disse mentre il mio seme entrava dentro di lei, e i miei fianchi tremavano per lo sforzo. “È così caldo, mi sembra di sentirlo bruciare” mi disse accarezzandomi. Mi appoggiai al muro, stanco. La zia chiuse l’acqua, e prese il mio sesso in mano, accarezzandolo piano. “Forse è meglio se ci asciughiamo” disse. Annuii, e insieme uscimmo dalla doccia. Eravamo stesi sul divano da parecchio. Era il divano che la zia aveva nella sua camera da letto. Lo zio dormiva ancora sogni beati, incosapevole del turbine di passione che lo circondava. Avevamo parlato del più e del meno, del nostro rapporto. “Zia - dissi io - ecco, devo dirti due cose”. La zia mi guardò con aria serena, e disse: “Dimmi”. “Allora, la prima - le dissi avvicinandomi all’orecchio sussurando - è che, come ti ho detto, mi sono conservato il gran finale per questa stanza”. Accarezzai i fianchi lisci della zia, poi il suo sedere. “Zia, adesso voglio il tuo culo, e farci l’amore fino a riempirlo di sperma”. La zia sorrise mentre lo dicevo, poi disse: “Ma non ti stanchi mai tu?” mentre la sua mano scendeva sul mio cazzo, che già stava tornando duro. “E qual’è la seconda cosa?” mi chiese. Mi sedetti: “Ci ho pensato bene a quando dirtela questa cosa, in che momento. E non ne ho ...