Naty3
Data: 16/10/2017,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... ricoperta di uno strato abbondante di olio, impietrita da quelloche vide. La scena era esattamente quella che le torturava il cervello: Michelle stava montandoil padrone con il suo culetto rotondo che si muoveva lentamente. Senza la sua interruzione avrebbecontinuato fino a riempirsi il ventre di sperma caldo. L'avrebbe poi fatto colare sopra al marito perleccarlo e ingoiarlo. Un marito non resiste ad una moglie che ingoia...Natasha si riprese prima che i due riuscissero a dire una parola, si gettò a terra implorando:"Ti prego padrone! Non posso pensarvi uniti carnalmente a godere l'uno dell'altra mentre sono sola nellamia stanza. Non godo da settimane, non riesco a masturbarmi da sola, ho bisogno di te.Fammi torturare ancora da Michelle, oppure dominami tu. Voglio godere per mano vostra!".I due si fermarono e guardarono increduli la schiava. Michelle si alzò e si mise di fianco alla schiava."Cosa ne facciamo di questa sfrontatella?" Il padrone avrebbe volentieri terminato l'amplesso nel culodi Natasha, ma doveva punirla per l'irruzione nella sua camera. "Mettiti nella posizione della punizione!".Natasha si mosse come una gatta verso la parete, si mise in ginocchio a gambe larghe, inarcò la schiena,unì i polsi ed i gomiti e gettò indietro la testa. Perfetta. Era semplicemente perfetta.Il corpo lucido di olio sprizzava sesso da tutti i pori. Il padrone si tratteneva a fatica dal penetrarla.La posizione della punizione era la più invitante che ci potesse essere, il padrone ...
... l'aveva studiatatra tante altre e sperimentata con molte schiave."Bene Natasha, questa l'hai imparata bene, ora devi imparare a mantenerla senza essere legata.Michelle, ti sei dimenticata di frustare qui in mezzo...?""No maritino caro, ho lasciato questo triangolino come dono per te..." disse Michelle sfiorando conle dita le grandi labbra di Natasha. Natasha chiuse gli occhi pronta al dolore lancinante in mezzoalle cosce, finchè la punizione iniziò. Le frustate del padrone erano leggere, ma provocavano un doloreacuto e localizzato in un punto. Natasha chiuse gli occhi per impedire alle lacrime di uscire ma non fusufficiente. Michelle le si avvicinò e iniziò a leccarle le lacrime che scendevano.Natasha si sentiva dominata da entrambi, ormai aveva due padroni e non sapeva quale amava di più.Desiderava solo che la possedessero in tutti i modi e non sopportava l'idea che potessero fare sessosenza di lei. Avrebbe voluto essere presente a tutti i loro incontri, anche solo per leccarli mentre siscopavano e per pulirli mentre giacevano esausti alla fine.Il padrone non smetteva di frustarla e Michelle continuava a leccarle le lacrime sussurrandoleall'orecchio: "Allora troietta, hai capito chi comanda qui? Queste lacrime hanno il sapore dolce dellavittoria, ti abbiamo svuotata di ogni dignità, sei la nostra schiava, possiamo ridurti uno straccioe lasciarti marcire in cella per settimane, lo sai?""Vi prego fatemi quello che volete ma non lasciatemi sola, vi imploro di farmi dormire ai piedi ...