1. La proposta


    Data: 07/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: dalnota, Fonte: RaccontiMilu

    ... diversa e mai percorsa prima, quando ci imbattemmo in un cinemino a luci rosse. Allora esistevano, ed erano frequentati quasi esclusivamente da un pubblico maschile, che entrava tenendo lo sguardo sempre costantemente basso ed usciva letteralmente ingobbito per il terrore di incontrare qualche faccia conosciuta.Ricordo con quasi assoluta certezza il nome di questo cinema, ormai da tempo scomparso : ROXY. Ma per quanto mi sforzi, non riesco a rammentare nemmeno uno dei film che vi vedemmo. E magari dopo capirete perché.Va da sé che appena imbattuti in questo locale, a mia moglie partirono gli ormoni; a sua difesa aggiungerò solo che effettivamente da due settimane non si combinava quasi nulla sul piano sessuale, eccezion fatta per qualche leccatina lesbica tra e con Maddalena e un po' di attività dei dildo.Comunque sia, la mia dolce metà si fermò ad osservare ostentatamente il cartellone pubblicitario, quindi mi cinse in un lascivo abbraccio e cinguettò : "Mi ci porti? Per favore !". "Ma scusa, che ci facciamo in un cinema a luci rosse ?". "Magari agganciamo qualche maschione arrapato?" sospirò subito lei. "Secondo me, non agganciamo un bel niente" replicai. "Qui sono tutti dei frustrati, altro che maschioni arrapati" conclusi. "Ma provare e vedere se succede qualcosa che ci costa?" si intromise Maddalena (alla quale evidentemente l'idea di qualche nuovo cazzo bello duro tra le labbra o tra le gambe non dispiaceva affatto).E così entrammo. L'ambiente era decisamente fumoso ...
    ... - a quei tempi al cinema si fumava - in quanto il maschio medio arrapato e frustrato fuma maledettamente tanto; l'aria era satura dei gemiti che provenivano dal grande schermo; ci sedemmo nell'ultima fila ed osservammo l'umanità che popolava quel cinemino. Sembrava che avessimo messo piede in una realtà parallela; la luce del sole all'esterno, le macchine, i passanti, sembrava non fossero mai esistiti. Tra il fumo spesso molte più persone di quanto pensassi, tutte sedute rigorosamente lontane le une dalle altre, seguivano gli amplessi che si susseguivano sullo schermo. Molti si strofinavano le mani sui pantaloni, per quanto riuscivamo a vedere. Ci sedemmo nell'ultima fila. Dopo pochi minuti, finì il primo tempo e si riaccesero le luci in sala; luci molto fioche che rischiaravano l'ambiente più che illuminarlo. Ciò nonostante, nessuno si mosse dal suo posto e pochissimi si guardarono intorno; quei pochi si resero conto che c'erano anche delle femmine in sala e anche quando lo spettacolo riprese, continuavano a sbirciare nella nostra direzione. Evidentemente la situazione era assolutamente nuova. Comunque nessuno si avvicinò, come immaginavo, e meno che mai tentò di attaccar bottone con noi o le nostre donne.Anche perché, in modo del tutto naturale ed inconscio, le avevamo fatte sedere al centro e pertanto rese irraggiungibili da qualunque manovra di avvicinamento. In meno di mezz'ora, la situazione risultò del tutto chiara e pertanto Michela - che evidentemente era entrata ...
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