1. Ogni maledetto weekend. (parte quarta)


    Data: 07/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio

    ... di olio, mentre continuavo a chiavarla col dito, per quanto possibile volevo penetrarla in modo veloce, per non permetterle la minima reazione. E così fu: in un attimo tirai fuori il dito, puntai il cazzo e spinsi con forza, la cappella entrò subito, seguì un urlo da parte di Elena che, credo, fu sentito anche dal condomino dall'altra parte della strada. Mi fermai quando ero dentro per metà circa, il suo culetto si doveva abituare al nuovo intruso. Lei: "Bastardo, mi stai aprendo in due."
    
    "Un attimo ancora di pazienza Elena."
    
    Un altro colpo ed entrai del tutto, lei: "Haaaaaa, che maleeeeeee."
    
    "È tutto dentro, tra poco non sentirai più dolore."
    
    Allungò una mano per accertarsene, e sentì le palle appoggiate sulla fica.
    
    "Mi brucia da matti, mi stai impalandoooo."
    
    Con entrambe le mani cercai i capezzoli, erano duri come l'acciaio, li strinsi forte entrambi per farle sentire dolore e quindi per distoglierle il pensiero, per farle pensare ad altro, poi cominciai a pomparla.
    
    Dallo specchio riuscivo a vederle il volto, era stravolto; gli occhi stillavano lacrime che le rigavano il viso; era tesa con denti e pugni serrati.
    
    Avanti ed indietro, dentro e fuori, da parte sua sentivo solo gemiti di dolore. Qualcosa cominciò a cambiare quando con una mano le andai a cercare la fica, e le infilai due dita dentro. Subito non era particolarmente bagnata, ma sentivo che man mano cominciava a produrre sempre più umori. Infatti presto i gemiti di dolore diventarono ...
    ... gemiti di piacere.
    
    "Haaaaa, siiiiiiii, hooooo."
    
    Continuai ancora un po', poi: "Elena mettiti in ginocchio, staremo più comodi."
    
    Si tirò su, verso di me, io indietreggiai sempre con il cazzo ben piantato nel culo. Così era meglio, ed accelerai i colpi mentre le strapazzavo la fica con le dita.
    
    Ebbe un primo orgasmo con la testa immersa nei cuscini, poi un secondo travolgente che rischiò di farmi soccombere. Mi ero trattenuto perché volevo farla godere una terza volta prima di svuotarmi dentro di lei, continuavo a pomparla ed a torturarle il clito, infine la tirai su' con la schiena e la baciai in bocca, e mi impossessai di un capezzolo, strinsi forte ed Elena esplose nuovamente, contorcendosi per il piacere, le contrazioni dei muscoli anali a seguito del suo orgasmo fecero capitolare anche me, e le inondai l'intestino con 5-6 schizzi di sborra. L'orgasmo più importante e più sconvolgente della mia vita.
    
    Dopo distesi uno di fianco all'altra, lei: "Ho sentito più male oggi di quando mi deflorasti."
    
    "Invece tu mi hai fatto un regalo immenso, che non scorderò mai. È da quando ti ho conosciuta che desideravo farti il culo."
    
    "Lo so, l'ho sempre saputo. Ma fa' sempre così male?"
    
    "Macché. Vedrai che mano mano che continuerai a prenderlo non sentirai più dolore."
    
    "Mi sei sembrato 'esperto'. Non è che anche tu hai qualche amichetta?"
    
    "Heiiii. Mi fai la gelosa? Non te lo puoi permettere, comunque non c'è nessun'altra."
    
    "Si che sono gelosa, ti amo e ti voglio ...