Ogni maledetto weekend. (parte quarta)
Data: 07/05/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio
... solo per me."
"E tu allora? Cosa devo dire io?"
"È vero: il mio corpo, ed a volte la mia mente, non sono interamente tuoi; ma il mio cuore si, sempre. Non scordarlo."
"Così mi fai emozionare Elena, posso chiederti una cosa?"
"Qualsiasi cosa."
"Mi lasci l'esclusiva del tuo culetto?"
"Giulio, non posso prometterti questo, mi dispiace. Mi è piaciuto molto e so già di non avere difese quando sono persa nella mia libidine. Vorrei accontentarti, ma come faccio? Però posso provare a dartene l'esclusiva per quanto più possibile. Questo si."
"Meglio che niente. Senti ma nelle tue avventure, mai nessuno ci aveva provato?"
"Heeeee, siii, ciao. Praticamente ogni volta. Allora vediamo: quello del centro commerciale, il bagnino, il cuoco, che c'era quasi riuscito, e per ultimo il ragazzino della pizzeria, l'altro giorno. Ed anche quello che conosci, ci prova tutte le volte."
"Mi stai incuriosendo sempre più, ma chi è sto tipo?"
"No caro, a meno che non mi fai chiamare Mario."
"Mario. Sempre lui, ma ti piace così tanto?"
"Ti dico solo questo: da lui sono scappata via due volte. La prima volta è stata quando ci siamo trovati a prendere l'aperitivo al bar, ti ricordi? In quell'occasione c'era anche sua moglie e difficilmente, anche volendo, si sarebbe potuto far qualcosa. La seconda volta, invece, si poteva fare; l'incrociai che stavo uscendo da casa, dope averti appena salutato. Sarebbe bastato un sorriso per portarmelo in garage e farmelo. Ma non lo ...
... feci."
"Ma cosa ti intriga di lui? Non mi sembra un macho."
"Forse non lo è, però ha degli occhi penetranti e l'uccello duro. Diciamo che ispira tanto, ma proprio tanto."
"L'uccello duro? Non ci ho mai fatto caso."
"Perché, tu, di solito, quando incontri un tuo amico, lo guardi in mezzo alle gambe?"
"No, decisamente no. Ah ah ah ah, hai ragione."
Quella sera, prima di addormentarmi, feci un'altra ripassata dal culetto di mia moglie, con ennesima sborrata dentro e altri due orgasmi per lei.
Qualcosa mi svegliò nel cuore della notte, e ci misi un attimo a realizzare che il letto stava cigolando perché la mia cara Elena si stava masturbando. Chissà se stava pensando a Mario.
La mattina dopo, era domenica, mi svegliai con un tarlo nella testa: ma chi era questo soggetto che conoscevo che, con me nei paraggi, si scopava regolarmente mia moglie? Un vicino di casa? Un mio amico? Un conoscente? Chi? Pensai a tutti, li analizzai uno ad uno, ma niente, non arrivai a nessuna conclusione. Chi poteva essere? Nel tardo pomeriggio crollai. Dovevo sapere e pazienza se anche Mario avrebbe inzuppato il biscottino con mia moglie. Tanto, ero convinto che, se lei si sentiva attratta da lui, prima o poi se lo sarebbe scopato.
Lo dissi ad Elena: "Non ce la faccio più, dimmi quel nome."
Lei aveva il telefono in mano, vidi che cercava qualcosa, poi lo poggiò all'orecchio come per fare una chiamata e quindi premette il tasto rosso.
"Cosa stai facendo?"
"Ho mandato uno ...