L'aumento
Data: 09/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: snow_white
Il foglio è bianco davanti a me, non so che scrivere, la relazione deve essere pronta per domani, ma il trattino continua a lampeggiare sullo schermo, e sta diventando irritante, come la lancetta troppo rumorosa di un orologio, sono due settimane che il capo rompe e domani è il termine ultimo.Non so come le mie colleghe possano trovarlo affascinante, okay è forse un bell'uomo sulla cinquantina, capelli pepe sale, occhi verdi, ma comunque un gran rompiscatole quando si tratta di rispettare regole e termini da lui imposti, e quel trattino lampeggiante ora sta veramente rompendo le scatole!Decido di farmi un buon infuso caldo per calmarmi e pensare, vado in cucina passando davanti alla specchiera nell'ingresso, non sono così male, i miei 35 anni li porto bene, quasi senza rughe capelli corvini e occhi quasi neri, un velo di trucco per l'ufficio, camicia e gonna come sempre decoltè con dei rispettabili tacchi, non m'ero nemmeno cambiata d'abito pensando a quella cavolo di relazione, bevo l'infuso e con le idee più chiare torno davanti allo schermo scrivendo svogliatamente quello che il capo ha chiesto, stampo senza rileggere e lascio sul tavolo pronto per la mattina in ufficio.Il mattino dopo parto di tutta fretta, colazione in macchina come quasi tutte le mattine e di corsa in ufficio, non faccio a tempo a depositare la giacca che la segretaria del capo mi viene a chiamare“Sara, il capo ti vuole vedere subito nel suo ufficio” la guardo, raccolgo la relazione e la seguo, il ...
... tempo di annunciare il mio arrivo ed entro nell'ufficio del grande capo: “ Signor Fabrizio, le ho portato la relazione che mi ha chiesto” inizio senza troppi preamboli, mi guarda e mi fa cenno di posare sulla scrivania e andare, lascio la relazione e torno nel mio ufficio stizzita per il suo solito comportamento arrogante, la mattinata trascorre tranquilla, i soliti documenti da sistemare, dopo pranzo trovo un post-it sulla scrivania, -Dopo l'orario di chiusura l'aspetto nel mio ufficio per discutere del suo lavoro, firmato il capo-. Quante arie gli piaceva darsi, attendo l'orario di chiusura e mi presento in ufficio, lui attende dietro la sua bella scrivania come sempre, mi fa cenno d'accomodarmi, mi siedo sulla poltroncinaF: “allora Sara, le sembra un documento da propormi? Con due settimane di ritardo e pieno di errori di battitura, per non parlare dell'italiano, nemmeno un bambino scriverebbe così, sembra un lavoro fatto con i piedi!!!”me l'aspettavo che sparasse a zero, ma non pensavo d'aver fatto un così brutto lavoroF: “non hai nulla da dire?”S: “veramente...io...non so signor Fabrizio, mi sembrava un buon lavoro, mi scusi ma nelle ultime settimane il carico di lavoro è così stressante, se me lo permette di rimediare lo farò”F: “certo che dovrai rimediare, ho saputo che i problemi non sono solo in ufficio, ho ricevuto un paio di chiamate dalla banca che chiedeva se venissi a lavorare, per assicurarsi la rata del tuo mutuo, che succede Sara non riesci ad arrivare a fine ...