007 - La famigliola
Data: 17/10/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Era il giorno del mio compleanno, compivo ventun anni, ero maggiorenne a tutti gli effetti, e mia madre, mi prese da parte e mi spiegò, la storia della sua e della mia vita. Mio padre era morto quando io avevo quattro anni e da allora la mamma aveva vissuto la sua vita cercando di educarmi al meglio, di darmi il massimo che le era possibile dare, fermo restando, che da sola, era riuscita appena a sbarcare il lunario.. Io ero l�unico maschio che le fosse rimasto, dopo la dipartita del mio papà, mia sorella più piccolina di me di tre anni, era stata affidata, dal giudice, ad una famiglia di inglesi, che allora viveva in Italia. Egli, aveva reputato mia mamma, non in grado, di mantenere due figli, e in special modo di non poter dare loro, una giusta educazione e una continuativa assistenza. Da qui, la decisione, di assegnare Lisa in �affidamento temporaneo� fino al compimento del diciottesimo anno di età.. E domani, lei sarebbe tornata a casa, finalmente maggiorenne, aveva deciso, autonomamente, di ritornare fra noi. Non l�avevamo mai più potuta vedere, forse perché i genitori affidatari, trasferitisi in Inghilterra , avevano creato, attorno a lei, una barriera protettiva, e forse anche restrittiva, nascondendole, l�indirizzo, della sua vera famiglia in Italia. Ma al compimento del diciottesimo anno, lei, rivoltasi al consolato italiano in Inghilterra, era riuscita a rintracciare il nostro indirizzo e ci aveva scritto una lunga lettera, palesando il desiderio di tornare a ...
... casa con la mamma e con suo fratello. Naturalmente la mamma, aveva accettato di buon grado, il ritorno di Lisa, vergando una lettera colma di parole d�amore e inviandola all�indirizzo fermo posta, che la ragazza gli aveva indicato. In questa lettera lei aveva scritto i numeri dei nostri telefonini cellulari e quello del telefono fisso. Due giorni dopo, il cellulare di mamma squillò e dall�altro capo del filo sentì una voce femminile dirle: Ciao mamma, sono Lisa���. Vidi in quel momento, mia madre piangere e non riuscire a profferir parola, singhiozzava senza soluzione di continuità, sembrava una fontana. Lei mi porse il telefono e io risposi : Pronto, ciao sono Luca, tuo fratello�.. Ero in mezzo a due fuochi, ora piangeva mia sorella, mentre seduta, accasciata sulla poltrona mia madre singhiozzava.�Lisa, senti, tu piangi e pure la mamma, torna a casa, prendi il primo volo, facci sapere dove e quando e noi veniamo a prenderti all�aeroporto. Ok? ��Ok Luca Ok, scusa ma non riesco a parlare. A presto, vi faccio sapere, ciao�E attaccò. Chiusi anche io la chiamata, e abbracciai la mamma, che mi strinse forte, forte a se.Gli spiegai, gli accordi intercorsi tra me e Lisa e lei mi ringraziò dandomi un bacio sulla guancia.Chissà se Lisa assomigliava alla mamma, io avevo di più le sembianze del mio povero papà, forse lei, aveva preso quelle della mamma. Quarantatre anni, la mia �vecchia� ma portati molto bene, era ancora in piena forma, e nelle occasioni in cui l�avevo vista nuda, avevo ...