Le relazioni affettive.
Data: 17/10/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: scarlatto, Fonte: RaccontiMilu
Le relazioni affettive(Ricordi di un profondo ed appassionato amore tra madre e figliodai giorni dell�adolescenza fino all�età adulta)Indice:Capitolo 1 � L�iniziazioneCapitolo 2 � Il coraggio di amare la propria madreCapitolo 3 � Come aiutare un caro amicoCapitolo 4 � La prima volta nel culo di mia madreCapitolo 5 � La prima notte a treCapitolo 6 � La mamma del mio più caro amicoCapitolo 7 � Un�estate al mareCapitolo 8 � Il bordelloCapitolo 9 � Il rito nuzialeCapitolo n. 1 - L�iniziazioneRicordo la prima volta che mia madre mi concesse di vederla completamente nuda e di toccarle quella meravigliosa fica circondata da una curata corona di peli scuri e quel desiderabile ed attraente sedere dai glutei tondi e sodi.Fu l�estasi suprema e l�inizio di un percorso incestuoso iniziato nell�adolescenza e proseguito con intensa passione fino ad oggi.Anche durante i primi anni della mia vita matrimoniale i rapporti d�amore sono proseguiti con continuità anche se con frequenza, purtroppo, sempre più ridotta. Ciò dovuto, non certo ad un affievolimento dei sentimenti d�amore tra mia madre e suo figlio, ma dalle nuove condizioni della vita familiare e di lavoro che non rendono facili tali rapporti.Era un pomeriggio di una calda estate e, come avveniva fin da prima dell�adolescenza, mia madre ed io dormivamo uno accanto all�altra per il riposo pomeridiano.Ricordo anche che, da bambino, spesso mi faceva dormire di notte nel letto matrimoniale tra lei e mio padre stringendomi tra le sue ...
... braccia accarezzandomi e stringendomi a se.Di norma indossava una corta veste di cotone bianco e un paio di mutandine, sempre bianche, e un reggiseno minuscolo adatto alla sua misura.Quel pomeriggio ero in canottiera e mutande mentre lei, così accertai dopo, era senza mutandine e senza reggiseno.Da mesi seguivo tutti i suoi spostamenti in casa e, spesso, ero riuscito a spiarla quando andava in bagno per i bisogni o per farsi la doccia. Stranamente trovavo sempre la porta opportunamente socchiusa che aprivo quel che bastava per avere una visione più completa. Anche quando in camera da letto si vestiva, o svestiva, riuscivo ad ammirarla grazie allo specchio dell�armadio. Ogni volta che potevo ammirare le sue nudità andavo in estasi, diventando rosso paonazzo. Il pisellino si ingrossava ed induriva ogni giorno sempre di più e così restava anche per qualche tempo con conseguenti dolori testicolari. Mentre la spiavo avevo cominciato anche a scoprirmi il pisello provando a far scorrere il prepuzio in basso ma riuscivo solo a liberare la parte superiore del glande che si arrossava e, talvolta, sputava un paio di goccioline lubrificanti. Avevo visto un giorno quello di mio padre, di gran lunga più grande del mio e completamente scappellato, e non capivo come poter aprire anche il mio malgrado gli sforzi di abbassarmi la pelle del prepuzio.Quel pomeriggio mia madre dormiva (o così mi sembrava) girata sul lato destro e le forme del suo corpo, in particolare dei suoi fianchi, mostravano in ...