Canto delle sirene - terzo episodio
Data: 12/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Edonista6969
Marta ancora una volta si risveglia piena di reminiscenze di sensazioni che non riesce a dominare. Ha fatto sesso con Anna e poi con altri, in stato di trance. Troppo per credere che sia successo davvero.
Rinuncia a cercare di metabolizzare. Si lascia trascinare dalle consuetudini della sua vita “normale”. Si alza, si veste, va al lavoro. Rapporti umani talmente falsi e noiosi da essere orticanti. Le ore del giorno scorrono lente e si accumulano nel corpo e nella mente con il loro carico di negatività. A sera il fardello è talmente pesante da non riuscire a liberarsene completamente nemmeno con intense sessioni di palestra. Non resta che buttarsi a letto, dormire e ricominciare. Troppo per non sentirsi oppressi, per non cercare fuga in spazi mentali più ampi e diversi. In questa burrasca emotiva, Marta non può fare a meno di ripensare al Canto delle Sirene e a tutte avventure a cui l’ha condotta. Continua ripetersi che non deve cedere alla tentazione di rifugiarsi in quel porto di illusoria salvezza.
Restie per giorni e questo accumula tensione dentro di lei. Una sera, più ombrosa delle altre, cede e tutto l’accumulo esonda. Una volta sola. Solo una volta ancora e poi non tornerà più in quel locale. Lo giura. Però se deve essere l’ultima volta, che almeno sia memorabile. Decide di liberare ogni desiderio, di lanciarsi senza freni. Si prepara con dedizione. Si depila con cura, completamente. Si massaggia di crema profumata, lentamente, indugiando sulle parti più ...
... sensibili del suo corpo. Deve farsi forza per non masturbarsi, per custodire l’enorme voglia di libertà e voluttà che ha dentro di se. Decide di non indossare biancheria intima. Infila una gonna cortissima e leggera, una maglia di raso leggerissimo che le accarezza i seni facendo inturgidire i capezzoli. Sandali con tacco vertiginoso, legati alla caviglia, completano l’opera. Si sente molto sexy ed è esattamente il risultato che voleva ottenere.
Esce di casa con la precisa volontà di eccitare ogni maschio che incrocerà i suoi occhi. E’ precisamente ciò che succede. Camminando per strada lasciandosi sfuggire sguardi e sorrisi, sente il desiderio dei passanti avvolgerla, quasi toccarla fisicamente. E’ proprio così che vuole sentirsi. Spavalda, venere irraggiungibile.
Il tempo per arrivare al sua meta, passa senza che lei lo percepisca. Realizza di essere arrivata solo quando è davanti al portoncino di legno . Tira un respiro profondo ed entra. Dentro di lei c’è un mare in tempesta ma fuori nessuno sembra accorgersene. Nessuno la nota e lei non fa nulla per farsi notare. Adesso è tesa e circospetta, vuole studiare dall'ombra, non farsi sorprendere. Si siede al bancone senza alzare lo sguardo fino a che non è certa di non aver attratto l’attenzione di nessuno. Incrocia lo sguardo del barista che la riconosce e le sorride. “sei sola ?”. “si, questa notte viaggio da sola”. “capisco. Posso servirti qualcosa ?”. “si, un Canto delle Sirene”. “ghiaccio ?”. “si, molto ghiaccio”. Il ...