1. La più classica festa di Halloween 4


    Data: 12/05/2019, Categorie: Etero Autore: Perseus

    ... quel limbo di vita in cui tutto era possibile. Il desiderio le faceva battere più forte il cuore? Invece di scappare l’avrebbe fatto suo e trasformò ogni gesto in un’estensione del proprio piacere. Chi se ne frega del resto del mondo. Chi se ne frega di chi la circondava. Ballò. A modo suo. Una strega sensuale che si muoveva nel centro della pista. Si sentiva leggera. Si sentiva libera. Si sentiva bene. Lo zombie si fece avanti, le mise le mani sui fianchi e ballò insieme a lei. Sapeva cosa sarebbe successo, sapeva fin troppo bene dove avrebbe portato quella danza. Le dispiaceva? No, affatto. Una parte di lei non vedeva l’ora. Gli mise le braccia attorno al collo e lo baciò con desiderio e passione. Il ragazzo non si tirò indietro, ma rispose con altrettanto vigore. Il loro non era più un ballo, erano due corpi che si sfregavano l’uno contro l’altro, in cerca di qualcosa di più di un semplice bacio. Sentì una mano del ragazza afferrarle una natica e stringerla con decisione. Si abbandonò a quella presa, quasi cercando di invogliarla muovendo il bacino contro quella mano. Un attimo dopo una gamba dello zombie si insinuò tra le sue e si spinse contro il suo sesso. Una scossa le arrivò dritta fino al cervello, facendole mancare il respiro. “Ti prego...” Le scappò detto, senza sapere esattamente cosa volesse dire. Il suo cavaliere non si scompose, anzi, ballando coglieva ogni occasione per strusciare la coscia contro il sesso della ragazza. Non poteva resistere. Le mutande… ...
    ... erano diventate solo un impiccio e un fastidio. “Aspetta...” La guardò. “Che c’è?” “Nulla ma… no… non così...” E intanto quel movimento non smetteva, il piacere continuava ad aumentare. Un’altra mano le toccò il culo, ma non poteva essere quella del ragazzo che era lei. Qualcun altro… qualcun altro la stava toccando... “Vuoi andare da un’altra parte?” “No...” “E allora?” Allungò il collo e lo baciò ancora. “Devo… devo fare una cosa...” “Cosa?” Prese un respiro profondo. “Questo.” E fu così che, in mezzo alla pista, sotto gli occhi di tutti, infilò le mani sotto la gonna, afferrò l’elastico delle mutande e, senza perdere tempo, tirò verso il basso. Erano molto più che bagnate. Lo zombie dapprima sgranò gli occhi, poi rise. “Mi piace questa tua iniziativa, sai?” Gli fece un sorriso tra il timido e il malizioso. “Mi stavano strette...” “Andiamo in auto.” Qualcuno la sfiorò ancora. Non aveva importanza chi. Un brivido nuovo, che non aveva mai sperimentato prima. “No… restiamo qui...” “Come desideri...” Fu piacevole muoversi insieme a lui, contro di lui. Nello stesso istante riconobbe un altro tocco, delicato ma sicuro, gentile ma deciso, lungo la schiena. Non aveva dubbi su chi potesse essere. Girò il capo di scatto. Erik Draven era lì, accanto a lei. Con il solo sguardo, con la sola presenza, fu capace di farle vibrare l’anima come nessun altro era capace e lei sentì una scarica attraversarle tutto il corpo, esplodendo nello stesso istante nel cervello e nel sesso. Si trovò, per la ...