1. Mikaela parte terza


    Data: 13/05/2019, Categorie: Etero Autore: bull44, Fonte: Annunci69

    Dai Miky, esci da quella casa, cosa diavolo ti cambia?? Non puoi stare lì a piangerti addosso per uno stronzo che ti ha presa solo in giro. Dai, mi vesto e stasera ti passo a prendere per 21 e andiamo in discoteca. Fanculo anche gli uomini stronzi.". Comincia così la mia giornata, le telefonate delle amiche a volte riescono a farti trovare quello stimolo in più per poterti rialzare dopo l'ennesima delusione. Passo la giornata cercando di farmene una ragione e convinta che era arrivato il mio momento. Il momento in cui le redini del gioco dovevo averle io. Arriva presto la sera, una doccia calda, profumata all'orchidea. La mia pelle morbida trattiene il profumo del bagnoschiuma così non serve altro profumo addosso. Un'asciugata ai capelli scuri e lucenti, un filo di trucco, mascara nero e un rossetto lucido per risaltare le mie labbra carnose. Un reggiseno nero a balconcino che avvolge la mia 5, un perizoma, autoreggenti nere a rete, mini nera, stivali alti al ginocchio in pelle e una maglietta scollata dove non lascio nulla all'immaginazione. La mia amica alle 21 è sotto casa mia. Una ripassata veloce davanti allo specchio, un sospiro e via,la notte era mia.
    
    Prima della discoteca andiamo in un locale a bere qualcosa e per chiacchierare un po. Lì troviamo altri amici e amiche e la serata prende la piega giusta. Sorridevo finalmente. Mi sentivo gli occhi addosso ma non riuscivo a capire chi fosse in mezzo alla folla. Mi avvicino al bancone per ordinare una birra e incrocio ...
    ... quegli occhi. Mi dice che la birra è finita e deve andare in magazzino a prenderla e mi chiede se vado con lui per potergli dare una mano. In una frazione di secondo mille pensieri affollano la mia mente, li scanso tutti immediatamente e vado con lui. Scendemmo le scale dietro una porta poco distante dal bancone del bar. Una decina di gradini ci separavano dalle casse di birra. Mi prese la mano per aiutarmi a scendere, mi tirò verso di lui e mi baciò con passione e calore. La sua lingua calda sembrava conoscere perfettamente la mia. Mi disse che era da quando ero entrata che non mi mollava gli occhi di dosso. Ricominciò a baciarmi Mi spinse contro il muro mentre le sue mani si infilavano sotto la mia gonna e dentro la mia maglietta, sentivo il suo cazzo duro spingere contro di me. Mi stavo eccitando e lui lo sentiva con le sue dita mentre scivolavano dentro di me, iniziai ad ansimare,si abbassò, mi alzò la gonna, mi girò faccia al muro, mi allargò le gambe ed iniziò a eccarmi. . Dalla figa al culo, un continuo avanti e indietro, un continuo godere per me. Sentivo il mio liquido caldo scendere sulla sua bocca e si mischiava con la sua saliva, non si fermava; venni come una cascata. Lui gemette goloso, si alzò, mi baciò sul collo e intanto sentivo il suo cazzo duro e bagnato penetrarmi nella figa da dietro. I colpi erano forti, mentre la sua mano mi masturbava toccandomi il clitoride. Le mie tette erano a contatto con la parete di cemento freddo e i miei capezzoli erano duri ...
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