1. Stupida


    Data: 17/10/2017, Categorie: Etero Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    Mi apri la porta e torni a letto, veloce e assonnato, come sempre. Ti osservo, mentre ancora sull'uscio, inspiro felice, l'aria notturna di casa tua. Nessun sorriso per me stamattina. E' tutto buio, le imposte dei balconi sono ancora chiuse e tu, tu, non mi hai neanche guardata in faccia. Sei ancora arrabbiato, cazzo! Io non ho chiuso occhio, invece. Mi son girata e rigirata nel letto, e non c'è stata tregua. Lui mi ha chiesto più volte cosa avessi, ma non sono riuscita ad aprir bocca. Ho fatto una cazzata, ieri, è vero, ma volevo solo urlare al mondo intero che sei mio! Al mondo intero, certo, ma più di tutto volevo dirlo a lei. Mi parlava guardandomi con quegli occhietti da gatta morta spennacchiata e io non ho resistito. Mi sfida, mi provoca, mi istiga, ogni volta la stessa scena e ogni volta la odio. Non è sempre facile sai. Fare finta che fra di noi non ci sia niente, fare finta che, per me, sei uno fra tanti. Fare finta e poi impazzire di voglia appena mi sfiori, anche se ci sono gli altri. Fare finta, sorriderti e poi metterti la lingua in bocca e la mano fra le cosce, appena siamo soli. Entro nella tua camera, mi siedo sul letto, al tuo fianco. Ti sei rimesso a dormire o forse sei tu a far finta ora, fatto sta che ignori la mia presenza. Ti ho chiamato praticamente all'alba, nonostante non fossi sola a casa, nonostante fosse Pasqua. E' che non potevo aspettare un minuto in più, questa notte è stata maledettamente eterna! Mi hai detto che è finita, ieri, che mi sono ...
    ... comportata come una ragazzina stupida e mi hai lasciata, una volta ancora. I tuoi occhi freddi e distaccati, hanno preso le distanze, una volta ancora. Io li sento ancora addosso. Ma come fai? Dimmelo! Mi sono disperata, seduta sul divano, in questa casa e tu non hai fatto una piega. Sei rimasto lì, bellissimo nella tua camicia bianca, impassibile e fermo nella tua posizione, mentre continuavi a dirmi che è finita. "E' finita! Hai rovinato tutto, sei proprio una stupida!" Le uniche fottutissime parole che ti sono uscite da quella bocca! Mi hai accompagnata a casa, non una parola in più, non uno sguardo, non un bacio. La tua dannata indifferenza! Ti guardo, ora. Sei a pancia in giù, la faccia rivolta al muro, le mani sotto al cuscino, gli occhi chiusi. Il tuo corpo, coperto solo dal lenzuolo leggero, mi invita a toccarti. Mi avvicino un pò per sniffare il tuo odore. Ormai sono qui, cazzo, parlami stronzo. Girati almeno! "Non puoi lasciarmi." Ti sussurro all'orecchio. "Non posso pensare di non averti più!" Avvicino il mio viso al tuo, ti bacio il collo caldo mentre con la mano ti accarezzo una spalla. Mi mandi via con un gesto deciso e ti alzi per andare in bagno. Cammini e il tuo culo nelle mutande nere mi mette addosso una voglia animale. Che caldo in questa stanza, mi sento stretta e costretta nei vestiti che indosso. Mi tolgo le scarpe. Ti raggiungerei nel cesso ma non sono venuta per questo. Cosa cazzo mi è preso ieri? Per zittire quella stronza, sto rischiando tutto, ma ...
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