1. Un gesto avventato


    Data: 15/05/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: notteinbianco, Fonte: RaccontiMilu

    ... galantuomo che sei.." e rise come un'oca. Io mi innervosii ancora di più.."oh guarda amore..guarda che bella borsetta..la prendiamo? ""Ma dai Alice non vedi che &egrave finta..dai andiamo via..". Insomma iniziammo a litigare. L'alcool mi rendeva ancora più irascibile. Lei mise il muso. Il tizio africano intanto si era girato e parlava con un gruppetto di ragazze tedesche, facendo il brillante. In un momento di scarsa lucidità volli accontentare la mia stupenda ragazza e prendermi la rivincita sul quel don Giovanni nero. Presi la borsetta, e la nascosi tra me e Alice trascinandola via sottobraccio. Che gesto avventato feci, ma non ne ero ancora a conoscenza."Ma che fai? Sei impazzito?" "Dai veloce zitta andiamo" Avevo fatto giustizia di quel bell'imbusto nero che ci provava con tutte, ero stato coraggioso mi sentivo un figo. La sensazione, purtroppo, durò pochissimo. Dopo una decina di metri mi si pararono avanti due ragazzi arabi, con la faccia incazzata.Il più anziano, avrà avuto 33/34 anni, mi prese per un braccio portandolo dietro la schiena, facendomi male e spingendomi verso un vicoletto e da qui dentro una porticina di legno. Ci ritrovammo in una sorta di magazzino puzzolente e buio. Il ragazzo che aveva preso in consegna Alice accese una lampadina attaccata a un semplice filo che scendeva dal soffitto. Mi guardai in giro. Il locale era pieno di scatoloni e sacchi. Probabilmente era un deposito dove gli ambulanti tenevano la bancarelle smontate e la loro merce. C'era ...
    ... solo un tavolo in legno, tre sedie scassate e un divano a due posti, imbottito e pulcioso. Il capo dei due disse all'altro di andare a chiamare Sall. Mi guardava negli occhi incattivito mentre io cercavo di capire come uscire da quella situazione. Alice teneva la testa bassa, era spaventata e anche arrabbiata, a giudicare da come teneva contratta la mascella. Il ragazzo mi disse con disprezzo "In Tunisia, Allah taglia mano a ladri. Ora Sall decide."Sall entrò nel magazzino. Era il senegalese con le treccioline a cui avevo rubato la borsetta, in quell'ambiente mi parve ancora più alto, sarà stato un metro e ottantacinque, con le spalle larghe e delle mani gigantesche. Dietro di lui entrarono il giovane arabo che era andato a chiamare Sall, e un altro ragazzo, alto e magro, nero come il carbone, che si muoveva dinoccolato, aveva un sorriso di chi aveva capito il mondo e gli occhiali da sole scuri nonostante fossero le dieci e mezza di sera. Sall si avvicinò a me e mi disse faccia a faccia "tu cattivo con Sall, allora Allah punire" io deglutii, la situazione non si metteva bene. Poi il nero guardò Alice, fece scorrere gli occhi sulle gambe della mia amata, le mise una mano sotto il mento e le alzò la testa " Ehi bella, tu tranquilla, lui cattivo. Io picchiare lui ma tu no." e sfoderò il suo sorrisone fatto di denti bianchissimi che nella penombra di quella stanza quasi luccicavano. Sall tornò verso di me e mi diede uno schiaffo, barcollai e gli occhi si gonfiarono di lacrime. Mi ...