1. Un gesto avventato


    Data: 15/05/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: notteinbianco, Fonte: RaccontiMilu

    ... alzarmi ma l'altro senegalese mi mise una mano sulla spalla obbligandomi a rimaner seduto sulla sedia scassata. Sentii un urlo provenire dal profondo di Alice. Sall era riuscito ad oltrepassare lo sfintere e iniziava a muoversi lentamente. Se la scoparono così per un tempo indefinito con sincronismo perfetto, due cazzi enormi dentro l'amore della mia vita. Lei ebbe un altro orgasmo. Aveva il viso sconvolto ma ancora di più sconvolse me quando chiese un cazzo da succhiare. Il più giovane dei tunisini fu il primo a scattare e a fornire ciò che chiedeva. Glielo sbatt&egrave in faccia senza ritegno e se lo fece succhiare. Alice infoiata sembrava un'idrovora. Il senegalese che mi aveva in custodia mi disse di stare seduto e si unì al quartetto, sfoderando il cazzo più lungo che io abbia mai visto..era una proboscide nera. Io dal canto mio non avevo la forza di alzarmi, avevo il pisello tanto duro che mi doleva e così iniziai a massaggiarlo ma da sopra i pantaloni perché mi vergognavo di fronte alle dimensioni di quei mostri.Se la scoparono ripetutamente, alternandosi su tutti i buchi e non lasciandola mai vuota. Il giovane tunisino se la inculava con una foga e una violenza che pensai me la rompesse in due, ma lei godeva, sputando fuori ogni sorta di oscenità e collezionando orgasmi. Ormai succhiava e incitava a ...
    ... scoparsela come se io non fossi lì.I due tunisini che erano dentro di lei, Rachid in figa e l'altra nel culo le sborrarono dentro e quando uscirono potei vedere i buchi di Alice dilatati al massimo, lucidi, gonfi e violacei. Colavano lava bianca come avevo visto solo nei film porno. I due senegalesi la presero per i capelli, la fecero inginocchiare. Lei rispose spalancando la bocca e sgrillettandosi. I due si segarono e le scaricarono il succo dei loro coglioni in faccia, sulle tette, in bocca, sui capelli, ovunque. Lei ebbe l'ultimo devastante orgasmo e, mentre con una mano continuava a torturarsi la clitoride, con l'altra raccoglieva la sborra dal viso e dal corpo portandosela alla bocca e la inghiottiva. Poi mi guardò " amore hai visto cosa ho dovuto fare per te..dai vieni qui." Di scatto mi alzai estraendo l'uccello che non vedeva l'ora di essere libero. Coprii i cinque passi che mi separavano da lei con il cazzo in mano e quasi di corsa. Non ebbi il tempo per altro perché sborrai sulle sue tette mentre lei diceva " bravo cornuto sborrami addosso" e il gruppetto di stranieri iniziò a ridersela di gusto.Dopo quella sera lei non era più soddisfatta delle nostre scopate e mi fece promettere che almeno una volta al mese l'avrei portata al mare per incontrare i suoi nuovi amici. Io ormai ero cornuto e quindi accettai. 
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