Scoprirsi donna - parte 2
Data: 15/05/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: bronsa_cuerta, Fonte: Annunci69
Simone aveva risvegliato in me la voglia, il desiderio della ricerca del piacere. Ora che sapevo cosa
potevo provare, quanto potevo godere, ero smaniosa di sentire ancora quelle sensazioni.
Un giorno mi arrivò un messaggio nella chat, diverso dai soliti. Parlava di trasgressione, della
ricerca di emozioni e dell'abolizione del tutto e subito. Mi colpì. Lo scriveva un certo Enrico, uomo
di 40 anni di una provincia vicina. Mi arrivavano talmente tanti messaggi ogni giorno che molti li
cancellavo senza nemmeno leggerli. Fu' un caso che quello lo aprissi. Decisi di rispondergli.
Mi parlava del fatto che il piacere deve essere mentale prima che fisico, che quando fai qualcosa
deve sempre valerne la pena. Catturò la mia attenzione in breve tempo.
Mi chiese di sentirci al telefono. Per me era la prima volta, con gli altri mi ero limitata ai messaggi.
Sentire la sua voce mi incuriosì ancora di più. Mi resi conto che la voce di una persona può dirti
molto. La sua mi piaceva, era profonda, la voce di un uomo adulto, vissuto, con il suo bagaglio di
esperienze.
Era anche molto rispettoso però, sempre attento al peso di ogni parola che diceva.
Cominciammo a sentirci ogni giorno, per messaggio e per telefono anche due volte al giorno.
Lui mi raccontava delle sue esperienze, della sua vita trasgressiva che aveva prima di sposarsi, io
ascoltavo rapita ed immaginavo tutte quelle scene altamente erotiche.
Cresceva la voglia di un incontro. ...
... Mi propose qualcosa di semplice, un incontro in auto dove
presentarsi e scambiare due chiacchiere. Non aveva mai voluto mandarmi foto, già per quello avrei
dovuto scartarlo. Una parte di me cercava di mettermi in guardia, ma c'era qualcosa in lui che mi
ispirava fiducia e sicurezza. Ero troppo curiosa e accettai di incontrarlo.
Il giorno concordato arrivò in un lampo. Sentivo la tensione che cresceva. Ero nervosa e speravo
davvero di piacergli e che lui mi piacesse. Stavo così bene quando parlavo con lui che l'aspetto
fisico per me era già andato in secondo piano.
Mi confessò che era nervoso anche lui, mi tranquillizzai.
Arrivai nel luogo dell'incontro e accostai la mia macchina alla sua. Avevamo ideato un segnale, se
fisicamente mi attraeva gli avrei dato un casto bacio sulle labbra. Qual bacio significava che
potevamo andare al di la di una semplice amicizia e che quindi quell'incontro era solo un inizio.
Scesi dall'auto facendo un respiro profondo e lo vidi. Era alto, molto alto, spalle larghe, barba, il
viso dolce. Gli andai incontro, mi presentai, mi sentivo impacciata. Gli sorrisi e lo baciai.
Passammo più di un'ora in auto, tra chiacchiere, baci, sfioramenti. Quando le cose cominciarono a
farsi più calde mi imbarazzai per la mia inesperienza. Lui se ne accorse e cominciò a darmi qualche
consiglio. In modo molto dolce e paziente mi spiegava la delicatezza con cui muovere la mano, il
modo di approcciarmi, far crescere il ...