1. Scoprirsi donna - parte 2


    Data: 15/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: bronsa_cuerta

    ... desiderio e come muovere la lingua.
    
    Cominciammo ad incontrarci ogni due settimane in auto. Lui mi insegnava ed io mettevo in pratica.
    
    Ogni volta che ci vedevamo io scoprivo cose nuove anche sul mio corpo, su quanto potessi
    
    eccitarmi. La tensione sessuale tra di noi era alle stelle. In auto ci limitavamo al sesso orale o al
    
    toccarsi, cominciavo a sentire il bisogno di unirmi a lui del tutto.
    
    Riuscimmo ad organizzarci per passare delle ore in una camera d'albergo. Fu' un pomeriggio strano.
    
    Lo desideravo molto ed il poter sfogare tutta quella voglia mi rendeva euforica. E' stato molto
    
    naturale, passionale all'inizio e più dolce verso la fine.
    
    Uscita da quella stanza ero felice ma anche strana.
    
    Nei giorni successivi un po' mi allontanai. Lui ovviamente lo percepì subito. Passammo ore al
    
    telefono a parlare del perché mi sentissi così turbata, io in fondo lo sapevo, mi stavo chiudendo a
    
    riccio, avevo paura di venire delusa di nuovo. Parlandone con lui riuscì a superare questa paura, la
    
    misi da parte e cercai di godermi quello che eravamo, ignorando la parte del mio cervello che mi
    
    metteva in guardia.
    
    Riprendemmo con gli incontri in auto. Entrambi avevamo una scusa valida la domenica mattina,
    
    quindi quello divenne il nostro momento. Un'ora solo per noi, per concludere la settimana al
    
    meglio.
    
    I giorni passavano, arrivò l'estate e con essa il mio compleanno. Compievo ben 25 anni, dovevamo
    
    festeggiare. ...
    ... Organizzammo l'incontro di sera, voleva portarmi in un posto speciale.
    
    Faceva caldo e l'umidità era alle stelle. Indossai una maglietta aderente ed una gonna corta leggera
    
    con dei sandali con il tacco. Guidava lui e intanto io mi chiedevo dove saremmo finiti.
    
    La strada asfaltata diventò sterrata, ci fermammo tra due grandi alberi in mezzo ad un campo.
    
    Intorno a noi il nulla. La luna era grande in cielo e creava ombre suggestive tra le fronde degli
    
    alberi. Brindammo con dell'ottimo prosecco nascosto in una bottiglietta d'acqua.
    
    Scendemmo dall'auto, faceva davvero troppo caldo. Mi prese lì, appoggiata alla portiera dell'auto, le
    
    gambe strette al suo bacino e le sue braccia che mi sollevavano e mi facevano ondeggiare ad ogni
    
    spinta. E' stata una delle serate più belle della mia vita. Gli sguardi che ci scambiavamo, l'ansimare
    
    che cresceva, il sudore che correva lungo le nostre schiene. Sentivo gli orgasmi che crescevano uno
    
    dopo l'altro e la sua mano, che arrivava a tapparmi la bocca quando vedeva che ero al limite, era
    
    l'unica cosa che attutiva le mie urla.
    
    Ero sfinita ma lui continuava. Riaprì gli occhi dopo l'ennesimo orgasmo, mi stava fissando in modo
    
    strano, profondo. Alzai il sopracciglio come a chiedergli che succedeva. Negli ultimi due mesi
    
    avevamo scoperto di avere un feeling pazzesco, di quelli che guardandosi si capisce cosa passa nella
    
    testa dell'altro. Continuando a fissarmi mi chiese: “Ti stai innamorando di me?”. 
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