Federica 8
Data: 17/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... mai visto e adesso è mio……”
Quest’ultima frase mi fece paura ma mi eccitò tantissimo: mi sentivo veramente indifeso nelle sue mani, ero la sua preda…….
Mi asciugò con delicatezza e mi riportò alla sedia di prima, vestito solo con i sandali, poi mi fece sedere alla stessa maniera e, accovacciandosi dietro di me, mi agguantò le meline con forza, aprendole tantissimo e iniziò a leccarmi il buchino con voracità improvvisa facendomi gemere senza riuscire a trattenermi.
Era bellissimo, non avevo neanche più paura, mi accorsi che dimenavo il sedere per andare incontro alla sua lingua che mi faceva impazzire.
Ad un certo punto si alzò abbandonando il mio sederino con mio enorme dispiacere e si allontanò un attimo tornando dopo con un tubetto di qualcosa in mano e una bottiglietta di coca cola di quelle piccole da 25 ml.
“Bevi, che ti rifai la bocca con tutti i cazzi che hai preso”
Io bevvi volentieri in effetti ne avevo bisogno e poi sentii che mi spalmava qualcosa di fresco sul buchetto….era fantastico.
Quando dopo entrò prima con un dito e poi con due, mi sentii allargato ma entravano benissimo lubrificato com’ero da quella crema.
“hai finito la coca?”
“si grazie”
“dammela che la mettiamo nel culetto”
“no…ma come…?!”
“SBAAAMMMMM”
“Ahiaaaaaa!!!”
Ancora sulla natica destra..mi bruciava da morire, poi mi venne davanti e tirò fuori la bestia, togliendomi di mano la bottiglietta e poggiandola accanto a quella mostruosità….
“preferisci questo ...
... nel culo?”
La bottiglietta era piccolissima rispetto a quel randello: era molto più grosso di quando l’avevo visto prima, si doveva essere eccitato parecchio ed era largo come una lattina!!!!
“è……è……enorme…”
“ahaha, colpa tua, mi hai fatto arrapare….e quando è veramente duro diventa così…vedi che è meglio la bottiglia?”
Era più grosso di quello di Rocco, non riuscivo a parlare ma neanche a pensare, ero solo fisso su quella cappella viola grande come una pesca che oscillava a 15 cm dai miei occhi.
Un attimo dopo venne alle mie spalle togliendomi quel totem dalla vista…..
“sollevati un poco…..”
Io con ancora quella cosa negli occhi ubbidii sollevando un po’ le natiche dalla sedia e sentii la punta stondata ma fredda che si appoggiava al buchetto e entrava dentro dandomi solo la sensazione piacevole di fresco.
“bene, ora scendi piano piano….”
Mi calai in basso fino a toccare col fondo della bottiglia sulla sedia sentendo dentro il culetto il contraccolpo e, a quel punto, ero sospeso solo dalla forza delle mie cosce, che tenevano la bottiglietta fuori dal mio culo, se mi fossi seduto di nuovo, sarebbe entrata tutta dentro.
Già sentivo che mi tremavano dallo sforzo a stare così sospeso, anche perché la serata era stata impegnativa per i miei pochi muscoli a furia di stare a quattro zampe.
Anche se mi aiutavo con le mani poggiate sullo schienale sentivo già le cosce che tremavano per la posizione forzata e la punta che entrava sempre più dentro di ...