1. Un Angolo d'Oriente nell'Oltrepò Pavese - parte 1


    Data: 16/05/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Altro, Autore: DukeGB

    ... giapponesina, mi dette come un brivido, è come se avesse avuto una vibrazione addosso, come se tutta la pelle le vibrasse, tremasse lievemente, ma era una sensazione piacevole. Fattomi accomodare parlammo del più e del meno, giusto per conoscerci meglio, per valutarci, sorseggiando qualcosa di fresco. Non si poteva non notare il vestitino cortissimo della giapponesina e del fatto che sotto non portasse niente, né reggiseno né slip. Non so se Evaristo si accorse delle rapide occhiate furtive che lanciavo di nascosto a Suki. Era l’essenza della femminilità,e per me, abituato a vedere queste figone solo sul web da cui scarico foto filmati e quant’altro continuando a sognarle, il vedermene una davanti a me in carne ed ossa con una posa quasi di disponibilità, beh ragazzi sudavo veramente freddo per la situazione e l’emozione. Mi sa che E. si accorse del mio disagio perché a bruciapelo ed indicandomi con un movimento della testa Suki, mi chiese : “ti piacciono le orientali?” Cercai di rispondergli mostrando poco interesse ma feci solo un lungo giro di parole impappinandomi miseramente, il che gli fece capire quanto invece mi piacessero. A bruciapelo mi buttò lì: “ e Suki, ti piace?, hai visto che corpicino?” Dalla mancanza di risposta e dal mio stupore penso capì che mi aveva messo a disagio, certo non potevo dirgli che me la sarei scopata lì sul tavolino del soggiorno, adesso pensando a come si sono evoluti i fatti la situazione ci sarebbe stata perfettamente e naturalmente, ...
    ... anzi quasi come l’usanza degli eschimesi che ti mettono a disposizione la propria moglie per l’ospite del momento. Così con uno stonato e fuori luogo: “cià! dov’è il computer che devo sistemare?” cercai di spezzare il gelo che m’aveva preso dopo la sortita del padrone di casa, il quale sogghignando mi accompagnò al piano di sopra indicandomi lo studio ove era il computer ed anche l’interfono per eventuali comunicazioni avessi avuto bisogno. Mi lasciò al mio dovere andandosene con la giapponesina mentre le palpava quel delizioso culetto che faceva ondeggiare in modo così sexy l’orlo del vestitino, e non si accorse che mi ero goduto tutta la scena, anzi a pensarci bene ora, vuoi vedere che lo fece apposta? Mi ci volle una mezza ora per valutare la situazione del computer ed il da farsi successivo, così chiamai E.tramite l’interfono, ma mi rispose Suki con un italiano semplice e senza articoli tutto al presente che E. era occupato con un interlocutore al telefono, e nell’attesa che finisse mi chiese se volevo qualcosa da bere. Dato il caldo di quei giorni accettai volentieri qualcosa di fresco che poco dopo giunse portato da quelle deliziose manine ma soprattutto da quella soave figura. Sembrava si rendesse conto del fascino che emanava su chi avesse davanti a sè ed entrando nello studio fu come se rallentasse il suo procedere per permettere di guardarla anzi mangiarla con gli occhi. Era evidente che si annoiava e che ne aveva approfittato per poter parlare con qualcuno, dato che ...