1. STORIA DI UN SUPERDOTATO


    Data: 16/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: suve

    ... dentro avesse una mano che, contraendosi, me lo stringeva. Mancava poco al mio orgasmo quando sentii un rumore e subito dopo una voce:- MASSIMO... E MAFALDA... ODDIO CHE SCHIFO! -Rosa e Rodolfo erano rientrati senza che ce ne accorgessimo e ci avevano beccati.Mi girai di scatto uscendo dal corpo di Mafalda che emise un urletto di dolore. A due metri da me Rodolfo ci guardava esterrefatto, dietro di lui Rosa che, invece, non pareva così sconvolta.- Ma che cazzo... rientro e ti trovo che stai sfondando il culo alla mamma della mia ragazza. Vuoi ucciderla con quell'affare? Ma che cazzo... -Non so voi, ma a me già faceva girare i coglioni dovermi interrompere sul più bello della realizzazione di un sogno, avere poi un amico che mi faceva la morale con aria schifata... beh, mi stavo incazzando. Scesi dal letto e feci passo verso di lui.- Rodolfo, perché non ti fai i cazzi tuoi? -Fece un passo indietro, sempre con quell'aria schifata.- Cosa vuoi fare, inculare anche me con quel coso? E tu Mafalda, non ti vergogni? -Mafalda, per nulla preoccupata di essere stata sorpresa, reagì cambiando atteggiamento, assumendo un tono duro.- Come ha detto lui, ci stavamo facendo i cazzi nostri... Non dimenticarti che sei a casa mia e qui faccio quello che mi pare, senza rendere conto a te. -Non trovando appoggio in lei Rodolfo si girò verso Rosa.- E tu? Non hai niente da dire? -Rosa rispose con un'alzata di spalle:- Mamma non &egrave sposata, può fare quello che vuole -Sbuffando Rodolfo girò su ...
    ... se stesso e uscì dalla stanza. Sentimmo dei rumori dalla camera che divideva con Rosa e poco dopo la porta sbattere ed un'auto partire.Rosa andò di là a controllare e tornò subito:- Se ne &egrave andato. Ha preso la sua roba e se ne &egrave andato. -poi scoppiò a ridere:- Guardati, sembri un soldato pronto all'attacco. Attento, metti la sicura al bazooka o fai una strage -In effetti avevo mantenuto la mia posa aggressiva, baricentro abbassato, schiena appena china, muscoli tesi e... il mio affare che ancora duro puntava davanti a me come un cannone.Mafalda si unì alla risata della figlia e subito lo feci anche io. Mi sedetti sul letto rilassandomi e chiesi scusa a Rosa:- Mi dispiace se questo influirà sui rapporti tra te e Rodolfo, però vedi, io e Mafalda... -- Stai tranquillo, sapevo già di trovarvi insieme, &egrave solo che non ho fatto in tempo a fermarlo. Certo pure voi due, lasciare la porta aperta... -- Sapevi? -- Sì, raccontando di te a mamma in pratica l'ho invitata a... �provarti�. La conosco. Non hai sentito la mia chiamata?-- No, ho lasciato il telefono di là. Infatti lo stavo �provando�, e provando per bene quando siete arrivati. Dovremo ricominciare da capo Massimo, vedo che ti stai rilassando troppo. -Mafalda si intromise nel discorso, accennando al mio affare che stava reclinando il capo. In un tardivo sussulto di pudore portai le mani all'inguine, senza riuscire ovviamente a coprirlo, facendo ridere entrambe.- Ora ti nascondi? Troppo tardi, lo conosciamo bene ...