1. Tre giorni d'amore,parte quarta, il seocndo giorno


    Data: 16/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: birbante58

    Sono le sette e mezza e la sveglia suona, sono nel dormiveglia già da un po data l’agitazione, oggi è un altro grande giorno e ho già il cazzo in tiro, che sia l’alzabandiera o il pensiero, il problema non cambia 😊 Mi lavo la faccia ma non mi faccio la barba, i peluzzi ispidi sono una idea per quando le leccherò la fica. Scendo a fare colazione, il portiere di ieri mi chiede candido se la signora viene anche oggi, gli rispondo : certo che si! Chissà in che modo intendeva quel ‘venire’? Mangio a più non posso zuccheri per tenermi in forma, la giornata sarà pesante sia per il sesso che per il lungo viaggio di ritorno. Torno in camera e vado un po sul poggioletto a guardare il mare intanto lei mi ha dato il buongiorno con un ‘ho tanta voglia di te’ che mi ha fatto molto piacere, le ho risposto con: anche io sapessi quanta! Mi promette che cercherà di arrivare un po prima. Speriamo perché non ne posso già più. Alle otto e mezza mi butto sotto la doccia ben calda per togliere tensione, ci resto qualche minuto e mi ritrovo di nuovo con l’uccello duro dai pensieri erotici che mi vengono in testa, esco mi asciugo i capelli e resto in accappatoio, che ovviamente non si chiude bene del tutto. Torno sul poggiolo ad aspettare la sua macchina, se passa qualcuno e mi vede così, chi se ne frega. Dieci minuti e arriva, scende dalla macchina mi guarda dalla strada al poggiolo, vede il mio pacco eretto e corre su, questa volta non c’è il portiere a fermarla, 15 secondi dopo è nella stanza con ...
    ... il mio cazzo nelle sue mani e subito dopo nella sua golosa bocca, avevo lasciato la porta aperta da subito 😊. La lascio ovviamente fare mentre mi impossesso delle sue tette da sopra la maglia che cerco di toglierle nonostante le sue proteste perché non vuole mollare il cazzo che sta succhiando, ma riesco alfine a tirare via maglia e reggiseno. Pastrugno quelle zinne da urlo, mentre la sua lingua frulla vorace attorno alla mia cappella e cerca di profanare il buchino; la mano ferma sulle palle che stringe piano carezzandomi il buchetto dietro, se non si ferma la riempio di sborra in 10 secondi. Ma la ragazza sa come fare: stringe la base del cazzo con due dita mentre sente che comincia a pulsare si ferma e mi guarda con due occhi in fiamme, occhi da chi ha voglia di cazzo, di cazzo duro che le sfondi la figa. Mi tolgo l’accappatoio e le agguanto le tette, succhio avidamente i capezzoli, passo la punta della lingua sulle areole stringo tra i denti le punte lei geme e grida di piacere, mentre sopra i pantaloni sfrego con una mano sul monte di venere, e con l’altra le palpo il culo sodo e cerco di levarglieli, è una gara a chi fa godere di più l’altro. In pratica le strappo di dosso tutto ciò che ha e la sbatto sul letto e le lecco la figa grondante di succo, questa volta non è una leccata dolce, ma da vero porco in calore che deve soddisfare la sua troia vogliosa di cazzo. La lappo quindi con forza, spompinandole il grilletto, lei parte subito dimenandosi e chiedendo il cazzo, ...
«1234»