Rozzo, assai rozzo (storia vera)
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Randagio9
Rieccomi a condividere con voi un'esperienza devastante, una di quelle in cui il godimento non si ferma al momento stesso dell'incontro, ma che ti tormenta nei giorni successivi. Quelle esperienze in cui ti comporti così tanto da zoccola che passi i giorni seguenti a masturbarti ripetutamente.
Il tutto è avvenuto quattro giorni fa.
Accompagno mia madre ad una visita medica, in un posto ad una cinquantina di km da dove abito. La dottoressa mi invita, gentilmente, ad aspettare giù. Trattandosi di una visita delicata, non è il caso di aspettare lì. Sono le cinque del pomeriggio. Dove vado? Non ho voglia di mettermi in macchina e aspettare per più di un'ora lì. Mi trovo su una corso principale, chiamo un'amica, per ingannare l'attesa, butto un occhio alle vetrine dei tanti negozi. Camminando giungo in un posto che sembra essere totalmente differente al pur vicino corso: trovo una piccola piazzetta dove regnano stranieri e vecchietti. Un mix di donne dell'Est e uomini arabi, con i pensionati italiani seduti sulle panchine a chiacchierare. Inizio a fantasticare di essere preda degli occhi indiscreti e maliziosi di quei tanti uomini. Sono un bel ragazzo, che non passa inosservato. Stacco con una scusa la telefonata con l'amica e inizio a studiare la situazione.
Noto tre arabi "chiassosi", mi avvicino chiedendo con fare seduttivo e femmineo di accendere una sigaretta. Noto indifferenza, se non addirittura fastidio. Capisco che è meglio andare e non insistere, riprendo a ...
... camminare. Noto un piccolo negozio che porta la scritta prodotti esteri: più che il negozio, noto un tipo, suppongo il proprietario, poggiato al muro. Non è bello...ma...si tocca il pacco e questo è un gesto che mi manda in estasi. Sempre. Mi avvicino con una scusa, un po' agitato. Chiedo se vende gomme da masticare e lui mi dice di sì. Entriamo nel negozio. Brutto, sporco. Ha solo gomme sfuse non pacchetti. Io non ho monete, chiedo cortesemente di poter cambiare. "Waglio, ch cazz m fai scagna dieci euro per 20 centesimi, si propri scem". Il proprietario è italiano, casertano. Io un po' mortificato chiedo scusa. Entra nel frattempo una signora di almeno sessanta anni, penso ucraina. Si vede che hanno confidenza. Lui appena entra reagisce con "non romperci il cazzo, ogni volta che entri spendi massimo un euro", in tono scherzoso. Lei risponde con "tanto te che serve cazzo. Tu non usi". Il proprietario improvvisamente si abbassa i pantaloni e le mutande e "vieni a zucare puttana". Lei in maniera "finta" imbarazzata gli dà del porco e se ne esce. Io sorrido e lo rimprovero:
"Pure voi, ma come vi viene di abbassarvi i pantaloni"
"Chest so tutte puttane, sai quante me ne chiavo di queste straniere"
"E dove ve le fate"
"Qua, nel negozio, e non chiudo nemmeno le porte, vengono mi fanno un bucchin e se ne vanno"
"Fate bene, se loro lo vogliono"
Sono indeciso, lui non è bello ha una cinquantina di anni, basso e con la pancetta, ma anche con l'occhio porco. Non ho ...