Tra le cattedre
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Etero
Cuckold
Autore: Il_Collezionista, Fonte: RaccontiMilu
... questo, per dire la verità senza offendere�.-�Sei sciupata? Da qui non sembra. Vediamo meglio?�. Mi spostai scherzando, per guardarle il culo. �Sì, hai ragione. Lui è totalmente diverso. Scommetto che adesso nessuno dei tuoi studenti si ammazza di seghe come facevamo noi�.-�Sempre il solito scemo�, disse ridendo. Non capivo davvero la sua amarezza. �Mio marito non mi ama più; forse ha una o due amanti. Volevo lasciarlo ma poi�. La interruppi.-�Ma poi hai scoperto d�essere incinta�. Entrai in aula, continuando a parlare. �Eppure, sei sposata da quasi quindici anni�. Salutai i ragazzi e mi sedetti in cattedra, mentre Daniela mi raggiungeva. Gli studenti erano al massimo una decina.-�E allora?�, mi chiese avvicinandosi a me, sottovoce.-�Come pensi che l�amore duri più di un paio d�anni? Soprattutto se ci hai messo in mezzo un matrimonio�.La guardai intensamente; non sapeva che dire, né se essere divertita o amareggiata da quel che avevo detto.Alla fine, decise di presentare ai suoi studenti chi era quel signore che avrebbe parlato di teatro. Ovviamente, non parlò di quello che c�era stato tra noi.-�Avrei voglia di scoparti proprio qui, su questa cattedra. Lo sogno da undici anni�, le dissi due ore dopo, quando il seminario era finito e avrei tanto voluto occuparmi di altri semi. �Tanto è sabato pomeriggio, chi può esserci�.La abbracciai forte e la baciai. Forse il Destino di cui ho parlato non c�entrava nulla col nostro incontro, visto che lei stessa aveva ...
... chiaramente suggerito il mio nome al preside. Ma le strinsi forte i seni, temendo poi di poterle far male. Le piacque, di sicuro. E avrebbe voluto lasciarsi andare.-�No, ti prego. Ci sono i bidelli e qualche altro collega�, mi disse allontanandomi con una mano. �Ma abbiamo tempo�.Lasciai perdere, non potevo certo rovinare la sua immagine. Rimasi fermo a pensare al fatto che se non l�avessi posseduta entro un�ora sarei impazzito. Avevo resistito undici anni senza vederla, e non sapevo aspettare un�ora.-�Possiamo fare una passeggiata qui intorno?�, proposi allora, quasi sconsolato.-�Magari mano nella mano?�, mi disse scordandosi ogni tristezza.-�Perché no? Ma ti avviso che non ho ancora ceduto. Ti scoperò oggi stesso�. Mi era venuta una bella idea. E sicuramente lei avrebbe apprezzato.-�Bravo!�, scherzò. �Peccato che tra due ore devo assolutamente essere a casa mia, e da sola�.-�Non aspetteremo così tanto, credimi�.-�Sì, adesso il ragazzo prodigio del teatro italiano si inventerà un posto dove scopare in pieno centro senza essere visti�. Mi stava prendendo in giro; e io la prendevo in giro. Undici anni non erano mai passati.-�Scommettiamo?�Ogni volta che passò a Largo di Torre Argentina mi fermo a pensare a Giulio Cesare. Quale sarà il punto preciso in cui fu ammazzato? Questo accade, perché in genere ci passo solo. E quella volta, con la mano di Daniela nella mia, pensavo a ben altro.-�Dai, ci fermiamo un attimo coi gatti?�, mi chiese. Sembrava fosse una diciottenne.-�Certo. Anzi, ...