Il mio coinquilino Mattia
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: unknow01
Mi chiamo Luca, ho 22 anni e mi sono trasferito da un anno a Milano per poter studiare architettura. Come ogni studente fuori sede mi sono trovato a dover dividere la casa con altri studenti, nel mio caso Andrea (29 anni) e Mattia (23 anni). Sono un ragazzo piuttosto timido all'inizio, ma una volta che incomincio a legare mi sciolgo decisamente di più, per questo a primo impatto l'essermi trovato in casa con due nuovi sconosciuti mi aveva spaventato un po'. Esteticamente sono un ragazzo nella norma, capelli neri, occhi marroni, magro, niente di che ma nell'insieme mi reputo gradevole. Dei due coinquilini fu Mattia a colpirmi da subito. Mattia era il classico ragazzo che non faceva nulla per piacere agli altri, ma che per qualche oscura ragione, il suo atteggiamento menefreghista e il suo stile di vita "al limite" lo auto eleggevano capo branco non appena mettesse piede in una stanza. Aveva fatto poca attività fisica nella vita, ma nonostante ciò, ricordo che quando arrivai in casa, era solito indossare tute da cui si intravedevano due pettorali sodi insieme a due capezzoli turgidi, aveva poi capelli castani portati con un ciuffo, occhi nocciola, una mascella squadrata, labbra carnose, denti perfetti e delle mani grandi e ben curate. Mattia studiava giurisprudenza, spesso era in casa ma molte volte la sera usciva con amici e tornava a tarda notte portandosi a casa qualche ragazza con cui scopava, io potevo sentirlo dalla mia stanza, sentivo il rumore del letto cigolare ...
... contro il muro insieme al loro respiro affannato che si faceva sempre più pesante fino all'orgasmo. Questa situazione mi eccitava, l'idea di sapere che qualcuno stesse godendo nella stanza accanto, mi faceva indurire il cazzo, ma mi rimettevo quasi sempre a dormire oppure mi segavo cercando di sincronizzare la loro scopata con l'andatura della mia mano. Il mattino seguente, della ragazza non c'era traccia, andai in cucina, dove Andrea aveva già fatto colazione ed era scappato a lavoro, e dopo qualche minuto Mattia uscì dalla sua stanza con un sorrisetto beffardo sul volto e l'aria stravolta di chi la sera prima ci ha dato dentro (in tutti i sensi). "Buongiorno" "Hey ciao, divertito ieri?" "Cazzo si, non ricordo niente ma sono sicuro di essermi portato qualcuna a casa sta notte, spero di non aver fatto troppo casino" "No figurati, non ho sentito nient" mentii spudoratamente. Dopo questa breve conversazione si diresse verso il bagno e aprì la doccia. Mentre mi dirigevo verso la mia camera, vidi che Mattia aveva lasciato la porta della sua aperta, nonostante non fossi un tipo curioso, Mattia mi incuriosiva e non poco, così decisi di dare una sbirciata dentro. La camera era disordinata, vestiti sparsi, libri accatastati alla rinfusa, ma fu sul pavimento che trovai l'oggetto del mio interesse, accanto al letto trovai un paio di mutande nere (probabilmente quelle indossate la sera prima), ed all'interno di queste mutande, una copiosa macchia di liquido pre seminale. Il cuore iniziò a ...