1. Il mio coinquilino Mattia


    Data: 17/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: unknow01

    ... battermi per l'eccitazione e l'uccello a gonfiarsi nei pantaloni, non ero gay, ma sapere che queste mutande erano state sporcate dal cazzo di Mattia, portato al massimo dell'eccitazione, mi mandava su di giri. Le annusai, sapevano di maschio arrapato, di quel profumo che emana il membro quando è vicino all'orgasmo. La situazione mi sfuggì di mano e mentre con una reggevo le mutande bagnate sul naso, con l'altra iniziai a toccarmi l'asta del cazzo da sopra i pantaloni. "Se volevi delle mutande sborrate bastava chiedere" Il mio cuore si fermò, ritornai all'istante alla realtà, Mattia era dietro di me, in accapatoio, che mi guardava segarmi mentre annusavo le sue mutande. Non sapevo che dire, rimasi pietrificato e riuscì solo a pronunciare "cazzo scusa!". Mattia rimase qualche secondo in silenzio, poi si stampò in faccia il solito sorriso beffardo ed entrò nella camera chiudendo la porta. "Va tutto bene, solo che pensavo, quella sborrata è un po' vecchia, magari ne vuoi annusare di più recente." Non sapevo che rispondere, era tutto surreale, ma il mio corpo rispose per me. "Vedo che sei d'accordo" disse indicandomi i pantaloni da cui si intravedeva l'intera forma del mio cazzo duro. "Bene, tanto non mi sono ancora segato di sta mattina" Si aprì l'accapatoio, aveva un fisico non palestrato, ma decisamente tonico: grossi pettorali, bei capezzoli, una striscia di peli dall'ombelico al pube, due belle gambe pelose e dei grossi piedi curati, ma fu il cazzo ad ipnotizzarmi, aveva ...
    ... un grosso cazzo venoso, scappellato, la cappella era grossa e lucida e le palle pendevano giù grosse e gonfie ansiose di far uscire il seme. Era un cazzo perfetto. Mi guardò e mi disse: "Allora mi aiuti a tirarla fuori?" Mi inginocchiai, lui seduto sul letto io a terra, gli presi quel grosso membro tra le mani ed incominciai a fare su e giù. "Mettici un po' più di impegno dai" Lo scappellai ed iniziai a passargli la lingua su quella cappella liscia e pulsante, lui strizzò gli occhi dal piacere, presi in bocca l'intero membro fino alla base e lo sentii indurirsi dentro la mia bocca. Il respirò cominciò a farsi più affannoso. Le mani con cui si appoggiava al letto iniziarono a stringere le lenzuola. Non avevo mai fatto un pompino, ma essendo un ragazzo sapevo quali erano le zone più erogene, così, quasi come a sperimentare il livello di piacere di Mattia, incominciai a leccargli lentamente il frenulo. Mattia si irrigidì, avevo trovato il suo "punto debole". Ogni volta che la mia lingua si impossessava di quel piccolo lembo di pelle, Mattia respirava affannosamente cercando di farmi leccare ancora più veloce, era come un bambino indifeso. Il Mattia capo branco e carismatico che conoscevo, diventava un agnellino domato leccandogli i punti giusti del cazzo. Scesi sulle palle, le palle più belle e grosse che avessi mai visto, e mentre ero intento a leccargliele, dal suo prepuzio incominciò a scendere una copiosa quantità di liquido pre-seminale, lo stesso che avevo annusato nelle ...