Un culetto nuovo nuovo 2°p
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... indolore. Percepì il corpo dell'altro contro il suo culo e una strana sensazione dentro il culo. Vedendo che era stato infilato fino in fondo, anche Diego si fermò, come per lasciargli percepire completamente quella sensazione che stava provando.
- “Ti piace sentirlo tutto dentro?”
“Mhh...”
“Dai, dillo che ti piace...”
“Mi senti che sono tutto dentro?”
“Mhh...”
“Adesso ti scopo...”
“Mhh...”
e Fernando iniziò a sfilarsi. Se all'inizio aveva sentito una fitta di dolore e poi quasi niente, adesso quel movimento, gli procurava piacere. Ritornò avanti, sempre lentamente, quindi di nuovo indietro, poi avanti, ancora indietro.
- “Ahhh...”
Gilberto si lasciò sfuggire dei gemiti di puro piacere che proprio non riuscì a tenere dentro la gola. Era troppo bello. Pensò a cosa avrebbero detto gli altri. Pensò che si stava facendo scopare. Pensò che gli avevano aperto il culo. Pensò che tutto era successo così in fretta e che... stava godendo.
Il ritmo era diventato sostenuto e quasi non riusciva a sopportare quell'enorme piacere che gli saliva dalla base del pene e si propagava dappertutto.
A complicare la situazione ci pensò Diego che si riprese il suo uccellino in bocca. Ormai stava per scoppiare e... lo fece, riempendogli la bocca.
- “Troia! Sei venuto come una troia! Sei venuto di culo, perché ho appena iniziato a lavorarti il cazzo ma mi hai già riempito! Ti piace farti inculare troiona? E facevi tanto la verginella... Dopo ti do una botta ...
... anch'io...”
Anche se aveva già sborrato, stava continuando a godere, quasi da star male. Davanti a se vedeva le palle e il cazzo di Alessio, perfettamente lisce, che ballonzolavano al ritmo dei movimenti di chi, da dietro, lo stava possedendo. Incrociò il suo sguardo e capì che stava godendo come lui. Capì che Fernando era venuto solo perché si era fermato di colpo. Poi lo sentì' strofinarsi dentro di lui e cercò di percepire il liquido che gli aveva sparato dentro, ma non lo sentì. Quando uscì si aspettò di sentire di nuovo male, ma non provò niente. Il ragazzo che lo aveva sverginato gli arrivò davanti e iniziò a baciarlo con impeto.
- “Vieni, mettiti sul tavolo. Ti voglio guardare negli occhi mentre ti inculo”
Diego lo prese per una mano e lo tirò sul tavolo, facendolo appoggiare con la schiena. Lui si distese completamente lasciandolo fare. Si sentì nuovamente puntare ma come la pressione aumentò il dolore divenne fortissimo. Si alzò di scatto, sedendosi sul tavolo. Guardò giù e capì il motivo. La cappella era troppo grossa. Quel cazzo era decisamente fuori misura. Non riuscì a fare altro perché gli altri due, dopo averlo preso per le braccia, gli si misero sopra, tirandolo di nuovo giù sul tavolo. Alessio si abbassò su di lui e cominciò a sussurrargli parole dolci, a leccarlo dappertutto e a baciarlo, forse per tappargli la bocca.
Gli fuggì un forte grido, che si smorzò nella bocca dell'altro, quando il cazzo gli entrò dentro. - “Adesso che hai preso Diego puoi ...