Pesca
Data: 18/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Faraway
Una notte in chat ti ho raccontato questo squarcio di ricordo e di piacere.E: allora, ieri mi hai accennato ad un gioco con le pesche, ma poi sei sparito e mi hai lasciato con la curiosità. Ora non mi sfuggi, racconta!D: Mi spiace essere sparito, ma in fondo mi fa piacere raccontarlo�come avrai capito dai cenni che ti ho fatto.Come ti dicevo, è una cosa successa qualche anno fa con una (bella) ragazza con cui stavo.Non ho mai capito bene perché, ma accettava difficilmente che facessi sesso orale con lei - o meglio, come a volte capita�cercavo ogni tanto di arrivare con la bocca laggiù, morivo dalla voglia di scoparla con la lingua, con le labbra.Tuttavia lei era molto restia, credo un po� si vergognasse nonostante le facessi capire quanto era sensuale. o forse temeva di dover ricambiare, anche se non le ho mai chiesto di farlo ed io godevo già così tanto a baciarla e leccarla che stavo là sotto per ore.Ma forse avrei potuto essere più audace io, forse avrebbe reso tutto più naturale e ognuno sarebbe stato libero di dare piacere all�altro senza aspettarsi niente in cambio. peccato però, perché baciava benissimo e dunque ho sempre immaginato�meglio non pensarci.Così capitava raramente, quando lei era proprio eccitata e io piano piano riuscivo a scendere tra i seni - imponenti, pieni, morbidi, i capezzoli prepotenti - aveva un seno molto sensibile, ed io adoro giocarci, quindi a volte mi perdevo già a quel punto�Quando riuscivo ad andare oltre non riuscivo comunque a resistere ...
... ad accarezzarla, penetrarla e far scivolare le mie dita dentro di lei per prepararla all�unione.E così spesso la portavo ancora più avanti e quando tentavo di affondare la mia testa tra le sue gambe, mi chiedeva di entrare dentro di lei senza perdere altro tempo.Come facevo a spiegarle che per me non era tempo perso?! Quando la leccavo avevo imparato una strada precisa ed eccitante, per me e per lei. A dir la verità, l�avevo letta su un libro.Avevo letto su un libro questa scena che mi aveva abbagliato, aveva tormentato le mie notti, la sognavo in continuazione e non vedevo l�ora di provare anche io, con lei.Così avevo provato più volte, ma in qualche modo era sempre riuscita a distrarmi - anche perché erano distrazioni molto interessanti e dunque il programma alternativo era sempre molto accattivante.L�occasione di è presentata una sera di un�estate universitaria, in Sardegna durante una vacanza con un gruppo di amici in una casa vicino al mare. Noi avevamo una camera matrimoniale che si affacciava sul giardino e la sera entrava un bellissimo fresco e odore di mare.Una sera abbiamo deciso con gli altri di preparare la sangria. abbiamo comprato il vino rosso (tanto vino, eravamo in 15) e le pesche, abbiamo preparato tutto la mattina prima di andare al mare e messo tutto in frigo. Inutile dirti che nel pomeriggio sotto il sole, sulla sabbia bollente, tutti sognavamo la sangria fresca che ci aspettava nel frigo, colma di pesche succose gialle e rosse che galleggiando mescolavano ...