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Due mamme e due mogli
Data: 18/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Cazzo Grosso
... detto che c’è un bar birreria a poca distanza da noi, che lo cedono in gestione, cosa dici Giorgio, vogliamo metterci in società” “Quasi, quasi” risposi. “No ragazzi se volete mettervi in società, il locale lo si acquista e lo faremo tutti quattro insieme” replicò duramente Piera. “Come sarebbe tutti quattro?” chiese Mario. “Tu e Giorgio volete un lavoro, ma sia io che Isa, abbiamo bisogno di distrarci, quindi cosa c’è di meglio di lavorare al bar” concluse mamma. “Mario ti rendi conto di quel che hai combinato a dirlo davanti a loro, se incominciamo l’attività, dobbiamo sorbirci queste due tardone” replicai ironicamente. “Ah adesso siamo tardone! Ieri mi dicevi di trovarmi un uomo o in alternativa un ragazzo, ora per voi siamo tardone” disse Isabella alquanto irata. “Su non te la prendere Isa, lo sai che chi disprezza compra” disse mamma. “Allora andiamo a vedere il locale belle signore?” domandò Mario. “Si dai fra un’ora partiamo!” dissi. “Io non vengo!” sibilò Isa. “Ehi tardona tu vieni, anzi adesso ti vai a cambiare e truccarti che noi non vogliamo fare la figura dei gigolò, capito bella signora” “Si!” Una volta pronti dovemmo aspettare Piera e Isabella, ma quando si presentarono, ci lasciarono senza parole, mamma aveva una gonna lunga con spacco anteriore e posteriore, dove s’intravvedevano la vagina, il deretano, le calze nere di raso, una camicetta bianca dalla quale si notava la dotazione mammellare, con scarpe tacco 14, Isabella su suggerimento di mamma mise una ...
... minigonna azzurra, calze a rete rosse, una camicia blu notte, che lasciava intravvedere la V di seno, poi aveva calzato stivaletti al polpaccio, tutte due avevano un trucco leggero e sobrio, che esaltava la loro bellezza. Quando mi ripresi da quella vista dissi: “Chi dovete conquistare così eleganti?” “Ma chi se non voi due” rispose mamma prendendo a braccetto Mario, io feci altrettanto con Isa. Arrivati alla porta sussurrai all’ orecchio della mamma di Mario: “Mi vuoi come tuo cavaliere?” Sorrise, ma non rispose arrivati all’auto aprii, la porta anteriore destra e la feci accomodare, poi quella posteriore e feci accomodare anche Piera, quindi rivolgendomi a Mario dissi: “Quando t’accompagni a una donna di classe, devi sempre aprirgli la porta” Mario mi fulminò con lo sguardo, poi si sedette di fianco a mia mamma, io mi misi alla guida e partimmo, visionammo il locale, c’erano dei lavori da fare, perché era chiuso da quasi un anno, i titolari ci dissero le loro richieste per la vendita, mamma da commerciante le offrì meno di un terzo, poi disse: “La vostra richiesta è troppo alta, avete la nostra controfferta se decidete entro cinque giorni concludiamo, se no acquistiamo un altro locale! Grazie arrivederci” Ormai era mezzogiorno, ci fermammo a pranzare in un ristorante. Due giorni dopo la nostra offerta era stata accettata, Isa era preoccupata aveva un po’ di soldi, ma fin che non vendeva la villa sia lei che Mario, non raggiungevano il loro 50%. Intervenni io con la solita ...