1. Senzazioni, l'addio


    Data: 24/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn

    Si devo dire che rasentavo il ridicolo o forse anche oltre.
    
    Ma l’esperienza e la conoscenza delle cose arriva piano piano e poi restano in te.
    
    Devo dire a mia difesa che, ritornato in spiaggia e disteso al sole, ripensando a tutto quanto mi stava avvolgendo e frastornando la mente e corpo, riflettendo sulla piaggia, andando per logica di esclusione, non poteva essere pioggia eravamo in tenda, non poteva essere acqua non aveva in mano bottiglie, non poteva essere pipi non sarebbe ricaduta così , quindi per esclusione doveva essere George che veniva. Si ma era tanta , forse troppa , ma si è vero che ha anche un cazzo grosso e grande e palle proporzionate alla bestia, e potrebbe essere così. Ma si è così.
    
    Avevo capito la soluzione del problema.
    
    I ricordi di quel palo stretto far le cosce, quella sensazione di movimento, quel vibrare e ripercuotere su di me, il pulsare, i corpi in contatto, il suo respiro mescolato al mio, il fiato caldo reciproco, i peli suoi, il calore che si emana, mi sono ancora presenti come fosse ieri.
    
    La giornata poi prosegui con gli amici a giocare.
    
    Devo ammettere che tutte quelle cose, la scoperta del corpo e dei piacere ad esso legati, mi stimolava molto ma mi turbava nel contempo.
    
    Quanto George faceva era splendido, mi piaceva moltissimo, godevo di sensazioni non conosciute e non sapevo cosa volesse dire godere. Mi apriva una porta alla conoscenza, alla dolcezza, alla delicatezza. Nei momenti in cui rimanevo solo, di questo ...
    ... riflettevo e lo facevo ripercorrendo tutti quei momenti, attimo dopo attimo, piacere dopo piacere, coccola con coccole.
    
    A volte mi mancava, a volte avrei voluto correre da lui e stare con lui, dissetarlo e godere della mia sorgente che lo soddisfava appieno (credevo).
    
    Ma ovviamente la discrezione e la complicità non potevano essere messe in discussione, e il mantenere il nostro segreto era vitale. Io allora avevo paura che, se scoparti, avrebbe giocato con altri e non con me, quindi il mio riserbo era totale.
    
    La sera giocavo un po con gli amici per non destare sospetti, ma poi sparivo da solo verso la spiaggia, in direzione opposta, per entrare nel bosco a distanza non vista e ritornare sino alla tenda dove George ormai mi stava aspettando.
    
    Si, lo starno per me è che quando vedevo la tenda, improvvisamente mi andava in tiro e si ingrossava.
    
    La tenda era con le cerniere aperte e io entravo senza fermarmi all’esterno, difficilmente visto da occhi indiscreti.
    
    Appena dentro George mi stringeva a se, mi accarezzava i capelli e dolcemente le gote.
    
    Poi scendeva e piantava le mani nei glutei, sollevandomi e portandomi a se, e stringendomi al suo corpo e al palo che distintamente sentivo addosso al mio sproporzionato.
    
    Mi toglieva tutto in un attimo e subito dopo lui come me.
    
    Mi disse che per lui sarebbe stata l’ultima notte li e che finiva le ferie. Doveva rientrare. La sorpresa fu totale, nella mia giovinezza non pensavo che quegli incontri potessero avere una ...
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