Con la sedia, davanti allo specchio
Data: 24/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: DottorPsiche
... mio sesso gonfio attraverso i pantaloni. Lo sentiva perché lo spingevo tra i suoi glutei.
Era splendida, impareggiabile. Sensuale e casta, riservata e troia. Era solo mia.
Lei alzò le braccia e le sfilai il top. Le baciavo il collo e le sue mani si portarono indietro direttamente sulla cinta dei miei pantaloni. Voleva solo essere scopata, senza troppi complimenti.
Ci baciavamo avidamente, in un modo tale che se un altro uomo fosse stato li a due passi, avrebbe visto le nostre lingue distintamente. Non era un semplice bacio, ognuno leccava la lingua dell'altro.
Pochi furibondi istanti, in cui desideravamo solo liberarci degli inutili vestiti. Eravamo nudi, in piedi davanti al grande specchio del camerino e ci baciavamo senza tregua. Le sue mani stringevano il mio sesso, mi masturbavano lentamente.
Le mie mani erano l'una sul suo seno l'altra tra le sue gambe.
La sedia.
Mi sedetti sulla sedia nella posizione che sapevo, con le gambe aperte, ma non troppo. Tenevo ben dritto il mio sesso, ancora umido della sua bocca.
Lei in piedi, lo sguardo trafelato, rossa in viso. Nuda, bellissima, eccitante.
Le presi la mano e la tirai verso me. Lei , ormai esperta, mi salì cavalcioni come un abile fantino farebbe col suo cavallo. La sua mano sinistra sulla mia spalla, con la destra aprì le rosse labbra del suo sesso e si puntò sulla mia verga, gonfia e dura.
Scivolò dentro, profondamente. Come la lama calda penetra un panetto di burro.
Lei sussurrò poche ...
... parole
"Finalmente, non posso resistere. Scopami ti prego"
Davanti allo specchio, le mie mani la tenevano serrata a me, sulla sua schiena, mentre lei si muoveva sempre con più decisione. Il suo i seni, piccoli e sodi come due piccole pere di montagna. Adoravo leccare i suoi turgidi capezzoli . Lei impazziva quando glieli stringevo. Ne godeva.
Ricordo quella scena. Avete mai visto una persona assetata, davanti ad una fredda brocca colma di limpida acqua? L'avete mai vista bere avidamente, come se non ci fosse un domani, come se intorno a lei non ci fosse altro che il bisogno di riempirsi di acqua?
Così Elena, aveva bisogno di scopare. Non di fare l'amore.
Quella mattina aveva bisogno di essere dominata, appagata. Aveva bisogno del più puro ed incondizionato piacere.
Si muoveva su di me ed ansimava. Non le bastava il mio sesso. Si masturbava con foga. Potevo vedere il mio sesso scomparire dentro di lei. Anche Elena amava vederlo.
La stringevo a me, ci baciavamo. Eravamo una cosa sola : PIACERE.
"Amore scopare con te, mi piace essere la tua troia..."
Non le avreste mai sentito dire nulla di tutto questo in condizioni normali. Era il bello di Elena : si trasformava.
Eravamo vicini entrambi al culmine. Lei era rossa in viso, come mai prima. Pochi istanti ed esplose in un orgasmo furibondo. Gridò. Non un sussulto, ma un vero grido che certo altri udirono fuori da quella stanza e si accasciò su di me.
Entrambi eravamo in un'altra dimensione. Quasi non ...