Vacanze al Cairo - Capitolo undici
Data: 18/10/2017,
Categorie:
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... Scivolando giù dal letto attraversai la stanza e mi sdraiai dietro di lui, mettendogli un braccio sul corpo e leggendo la rivista sopra la sua spalla.“OK?” Bisbigliai: “Non ti dispiace? Ho bisogno di compagnia.”Lasciando cadere la rivista sul pavimento, si girò verso di me e sorrise.“Non dovresti mai chiederlo!” Bisbigliò coccolandomi e dandomi un gentile bacio sul collo. “Che si fotta il mondo, almeno per ora!” e con quello diede un’allegra stretta alle mie palle.Passando sopra Michele per spegnere la luce a lato del letto, mi sdraiai su di lui, gli resi il bacio e mi rilassai.Quella notta non facemmo sesso in modo fisico, noi eravamo perfettamente felici e ci confortavamo l’un l’altro, ci bastava la vicinanza ed il contatto fisico.Eravamo ancora così quando il rumore dei suoi genitori che si muovevano mi svegliò la mattina seguente.“Merda!” Dissi abbastanza forte da svegliare Michele: “Farei meglio a tornare nel mio letto prima che qualcuno entri.” Affrettandomi attraverso la stanza, recuperai in fretta la mia coperta dal pavimento e mi coprii sdraiandomi sul freddo letto solitario e chiusi gli occhi, sperando che chiunque entrasse pensasse che stessi dormendo. Comunque non avrei dovuto preoccuparmi troppo perché poco più tardi una bussata alla porta precedette il padre di Michele che entrò per svegliarci.“…Ngiorno ragazzi! È ora di svegliarsi.” Disse girando lo sguardo da uno all’altro di noi. Io ero sufficientemente sveglio per comprendere che per la prima volta da ...
... quando ero in quella casa aveva bussato prima di entrare. Perlomeno qualche progresso è stato fatto, pensai e dissi a Michele: “Credo che non abbia voluto prendersi uno spavento come quello di ieri!” Michele rise.Facendo colazione discutemmo dei progetti per la giornata. Poiché non saremmo andati a prendere papà, decidemmo di andare in centro a fare acquisti, anche perché sua madre sarebbe stata in casa tutto il giorno a preparare per il dinner party di quella sera.“Ok allora.” Disse il papà di Michele: “Se vi date una mossa potrò accompagnarvi prima di andare all'aeroporto.”E lo disse in un modo che capimmo che non c’erano alternative. Noi probabilmente avremmo preferito fare un’altra chiacchierata a due mentre ci andavamo.In macchina c’era un silenzio impacciato che fu rotto dal papà di Michele che disse che aveva qualche cosa di importante da dirci. Guardando diritto davanti a se e senza togliere gli occhi dalla strada, spiegò che era venuto ad una decisione e, prima di incontrare mio padre, voleva sapere cosa ne pensavamo. Scegliendo attentamente le parole disse che probabilmente sarebbe stata una buon idea se io fossi rimasto al Cairo frequentando qui la scuola e che, anche se non gli piaceva o capiva quello che stavamo facendo, era pronto ad accettare quello che era successo, a patto che noi non gli procurassimo problemi e non ne parlassimo mai, a nessuno.Mi stavo aspettando la solita (ed umiliante) frase 'si tratta solo di una fase' quando Michele ed io, fummo sbalorditi in ...