1. 08. luca – tu is megl' che uan!


    Data: 25/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... fatto in precedenza: a ogni colpo ricevevo una scarica di piacere. Urlavo e il mio cazzo era tornato durissimo. Con gli occhi socchiusi intravvidi Gennaro mettersi di fianco a Ciro e menarsi il cazzo molto lentamente, con un sorriso beffardo sul viso. "Dai, martellalo più forte che puoi, fallo morire!", lo incitò. Ciro obbedì e nel giro di una ventina di secondi mi ritrovai a sentire una nuova vampata di calore e a non avere più il controllo del mio corpo. Spinsi ancora in modo da spalancare il mio culo, strabuzzai gli occhi e buttai la testa all'indietro, travolto da un secondo orgasmo anale. Sentii Ciro esclamare: "Cazzo, sta spruzzando ancora! Mai vista una cosa del genere!!!". Rimasi in apnea un quindicina di secondi, poi tutto sembrò acquietarsi. La rosellina si richiuse, i miei muscoli si rilassarono e io mi accasciai, ancora più stremato, sul petto di Ciro, col suo cazzo ancora piantato dentro di me, cercando di regolarizzare il mio respiro.
    
    "Oddio basta, non ce la faccio più", biascicai. Feci per alzarmi ma sentii una mano sulla schiena che me lo impediva. Un attimo dopo sentii qualcosa che forzava l'apertura del mio culo e mi fu tutto chiaro. Voleva entrare anche Gennaro. "Noooo, ti prego, non ce la facciooooooooooo!", non feci in tempo a finire la frase che Gennaro col suo grosso membro era dentro di me. Cominciai a tirare pugni sul materasso, mentre grugnivo con la bocca appoggiata ai pettorali di Ciro, che nel frattempo mi teneva ben aperte le chiappe, in ...
    ... modo da facilitare la doppia penetrazione. Rimasi inerme, completamente passivo, a subire quelle spinte violente, che mi provocavano un godimento indescrivibile. Riuscivo solo a gemere e a lamentarmi. Sentivo quei bastoni che mi scavavano l'intestino senza pietà, incessantemente. La mia prostata era continuamente sollecitata e sentivo che continuavo a perdere liquido dal mio cazzo. Se ne accorse anche Ciro: "Cazzo ma questo continua a perdere liquido! Ho l'addome che è un lago, sta scendendo anche di lato sul materasso!".
    
    Io alzai il mio viso dal suo petto, lo guardai stralunato e gli sorrisi.
    
    "Io non ce la faccio più!", esclamò Ciro, che ormai mi scopava da un'oretta buona. "Devo sborrare!".
    
    "Anch'io ci sono quasi!", si aggiunse Gennaro. Uscirono entrambi fulminei dal mio culo, lasciandomi un vuoto incolmabile. "Girati!", ordinò perentorio Gennaro.
    
    Si misero entrambi ai miei lati e presero a smanettarsi le mazze sempre più velocemente e ansimando. "Ci sono, sborrooooooo!", urlò Ciro. Numerosi schizzi lattiginosi bagnarono il mio viso. Io chiusi gli occhi, così come la bocca e mugolai più forte, come a sottolineare quanto questo trattamento mi piacesse. "Cazzo, vengo anch'io!", proseguì Gennaro. "Ahhhhhhhh!". E altri getti caldi raggiunsero il mio viso e il mio collo, fino a finire sul copriletto. Finiti i carichi di sborra, sentii i cazzi ormai quasi flaccidi schiaffeggiarmi il viso, poi un fazzolettino mi pulì il viso all'altezza degli occhi, in modo che potessi ...
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