1. Il venditore ambulante 5 -parcheggi sotterranei- ii


    Data: 26/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... al piacere che provocava –“Ti sfondo cazzo!”- disse con tono duro afferrando i fianchi e iniziando a sbattere forte –“Aaahh si non fermarti ti prego”-. Il papà di Vincenzo era un gran scopatore, mi sbatteva davvero forte, chissà da quanto anche lui aveva desiderato quel momento, le grandi mani mi tenevano cosi forte che la pelle intorno arrossì. –“Ti piace troia?”- domandò tra un ansimo e l’altro –“Siii fammi tua ancora”- , -“Non ti lascio cosi, tranquilla”- cominciò di nuovo ad aumentare il ritmo sentendo le grandi palle sbattermi contro –“Ssii siii”- gemetti mentre portò una mano sulla pancia tirandomi in dietro e portandomi in piedi poggiandomi contro il suo corpo senza fermare le spinte –“Siiii lo sapevo che eri un toro”- , -“Tu sei una gran vacca”- replicò spintonandomi ancora giù sul cofano tenendomi per il collo e spingendo forte dentro il cazzone –“Siii siiii”- , -“Non ti basta vero?”- domandò –“No, dammene ancora! Ancora”- gridai come una troia in calore, fortunatamente il parcheggio era privo di telecamere che potevano riprendere quella scopata. Prese le mie braccia tirandole indietro, prese le mie mani tra le sue, e tenendomi per mano, cosi come se le braccia fossero le redini, cominciò a scoparmi con un vigore ...
    ... pazzesco –“Siii cosiii”- ansimai –“Godi troia, godi”- farfugliò tra un respiro profondo e l’altro –“Si scopami forte!”- , -“Puttana!”- , -“Fottimi siiii”- .
    
    –“Dove vuoi essere sborrata?”- domandò irrigidendo il corpo –“In bocca”- mi liberò dalle presa e senza perdere tempo mi inginocchiai sotto quel cazzone che cominciò a schizzare sborra da tutte le parti, cercai di non perdere neppure una goccia, risucchiai l’intera asta dura provocando degli spasmi di piacere e ingoiai tutto. Fu piacevole conoscere e assaporare il suo gusto durante la festa del figlio, era davvero salato e buono. Prima di lasciarlo andare ripulii per bene il nerchione che perdeva vigore e mi leccai i baffi, si risistemò e –“Meglio che vada, mi staranno cercando”- , -“E’ stato un piacere”- dissi sarcasticamente mentre si era già incamminato verso l’uscita. Riportai soddisfatto l’auto a Marta e tornai a casa ancora eccitato dalla sveltina, ero ancora talmente caldo che dovetti dedicare molte attenzioni al mio uccello sino a farlo grondare di sborra calda sul divano della cucina. Entrai in doccia, fu davvero una giornata ricca di sorprese, prima Marco e dopo Giacomo, non poté andare meglio. Tornai in camera e mi infilai a letto inviando un messaggio –“Pompino?”-. 
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