Incontrato per caso
Data: 28/05/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Non appena Sandro varcò la soglia della grande sala inaspettatamente la vide. Lui era certo, perché guardando verso quella direzione era assodato e inconfutabile che fosse Elisa, anche se poteva giudicarla solamente osservando una fotografia di qualche tempo fa. Era realmente lei, non poteva sbagliarsi, perché impiegò qualche secondo per riaversi dalla sorpresa e riacquistata la lucidità necessaria valutò all�istante tutta la serie di coincidenze e di sincronie ammassate, che li avevano portati per stare entrambi contemporaneamente sotto lo stesso tetto.Lei si trovava al banco dell�imbarco presso la biglietteria dell�aeroporto di Alghero in Sardegna, non lo aveva mai visto, eppure sapeva che lavoro faceva, dato che conosceva il suo nome. Quante probabilità c�erano che lei avesse trovato il suo fra i partecipanti? Lo stava forse aspettando? Lui non si sentiva però orientato né propenso per un incontro, perché attualmente era insolito che dopo tutta quell�ipotetica intimità creatasi fra di loro, dopo tanti orgasmi intensi e travolgenti avuti con lei all�altro capo del telefono, al momento incomprensibilmente lui la percepisse ciò nondimeno come un�estranea, provando sennonché in quell�istante un�innegabile, un�irrefrenabile e una schiacciante agitazione. Che cosa doveva fare? Doveva pur registrarsi, allora decise che lo avrebbe fatto, però soltanto quando Elisa si sarebbe allontanata senza dubbio dai suoi paraggi.Sandro continuò a fissarla rimanendo incontestabilmente ...
... affascinato e meravigliato, squadrando al presente quella persona conosciuta per puro caso grazie a un numero composto malamente di fretta sul cellulare. Entrambi, invero, avevano cominciato a sentirsi per continuare lo spasso dell�equivoco, che seppur teoricamente rendessero concrete tutte le sue fantasie erotiche attualmente era proprio lì davanti a lui. Lei s�accorse del suo sguardo fisso e gli domandò con cortese professionalità se potesse essergli utile, infine scosse la testa e s�allontanò. Da quel momento restò a sorvegliarla efficacemente da lontano come muoveva il suo corpo, come sorrideva, come usava le mani e subito pensò alla sua voce che gli descriveva come lei fosse sopra di lui muovendosi adagio per non farlo sborrare subito, ma per fargli provare intensamente il bollore della sua focosa e pelosissima fica. Quante volte, aveva immaginato di cogliere inalando il suo sapore, di succhiarle i capezzoli e d�affondare il viso perdendosi tra quei seni o sodomizzarla infilandole prima un dito, poi due, infine spingendo senza fretta il proprio cazzo duro e pulsante fra le sue natiche con la mano che stimolava nello stesso istante il clitoride.Lui l�aveva adeguatamente ascoltata gemere per telefono, temendo all�inizio che stesse fingendo, però capendo ben presto in seguito che lei aderiva partecipando pienamente con tutto il suo essere a quei rapporti come se fossero stati realmente insieme da tempo. Lui adesso la desiderava vedendola nel sentire realmente il suo sapore e il suo ...