1. Jack nicholson e quella clamorosa cilecca


    Data: 29/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Wthinking

    L’anno scorso fui invitato a quella che si rivelò essere la mia prima e ultima mini gang. Dovevamo essere 5 ragazzi, belli, prestanti, educati, molto porci, pronti a soddisfare le più recondite voglie di Marcella, la nostra promessa porcona per una sera. Ci avrebbe aspettato dentro una 500 cabrio, già mezza nuda e bendata, a detta del suo fidanzato già con la bocca calda, pronta per essere riempita.
    
    Anzi in programma c’era che uno di noi cinque dovesse calarsi i pantaloni col finestrino abbassato, facendosi svuotare per bene, lei voleva già entrare in motel con la faccia bianca.
    
    “Can’t stop this feeling, can’t stop this fire” , in auto suonavano i Def Leppard, me lo ricordo bene. Ero teso, forse l’emozione di quella prima volta, sapere di riuscire a realizzare situazioni che fino a qualche tempo prima sembravano solo impossibili fantasie.
    
    Sono il terzo invitato ad arrivare, già intravedo due ragazzi davanti al finestrino della 500, che era come da descrizione, già abbassato, e vedevo una testolina lavorarsi per bene due pertiche ben erette per l’occasione. Trovai tutto molto eccitante, anche se arrivando in una fase così concitata non sapevo bene come comportami e forse quello fu il primo sbaglio della serata, uscii dall’auto e aspettai che finissero, prendendo un po’ di freddo dato che ero in camicia e la serata non era delle più felici dal punto di vista climatico.
    
    Mi avvicinai alla 500, giusto il tempo del gran finale, lei che beveva quello che poteva e il ...
    ... resto a gocciolare sul bordo della portiera. Nel frattempo arriva il quarto ragazzo, il quinto non sarebbe mai arrivato. In fondo, intento penso a pisciare davanti a un albero il fidanzato di Marcella, Giovanni.
    
    Giovanni era un panzuto uomo sulla quarantina, con la faccia da piscopatico, camicia molto aperta azzurrina, col pelo ricciolino bianco che usciva e una vistosissima catena con la croce da 20 grammi almeno. Mi diede una stretta di mano, che avrei voluto lavare con la candeggina seduta stante, poi cominciò a fare le presentazioni del caso e spiegò come ci saremmo organizzati.
    
    Aveva proprio la faccia da sconvolto, mi ricordava Jack Nicholson nel film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e un po’ mi metteva a disagio. Voleva che andassimo a toccare ovunque Marcella, già grondante di sperma e più di una volta ci invitò a riempirla di parolacce, che a lei piaceva molto.
    
    Cominciai a sospettare che quel gioco piacesse più a lui che a lei, ma pur avendo un mucchio di dubbi parcheggiai momentaneamente quegli strani pensieri, facendo quello che mi fu chiesto di fare, altro madornale errore.
    
    Aprii la portiera della guida, mi presentai alla meglio e cominciai a infilarle le mani tra le gambe, ma essendo fredde mi furono subito tolte. Le mani degli altri singoli sulle tette, uno le avvicinava la testa al suo cazzo pronto per una seconda vulcanica sborrata.
    
    Io davvero non sapevo cosa fare, avrei voluto prendere la macchina e tornarmene a casa.
    
    Assecondai le voglie di ...
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