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Voglia di triangolo - 8
Data: 31/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012
VOGLIA DI TRIANGOLO Cap. 8 Alla fine della giornata andai a timbrare e poi tornai nella mia stanza… in dolce attesa. Dopo un po’, quando erano tutti usciti, si aprì la porta e lo vidi… e rimasi piacevolmente sorpresa: era Giorgio, il mio capo, il responsabile del mio settore. Era un ragazzo molto bello e simpatico e ci conoscevamo ormai da molti anni, ma non avrei mai immaginato che anche lui fosse un porcellino. Dovevo riconoscere che era una persona molto seria: in tutti quegli anni non si era mai permesso di fare avances spinte o proposte oscene nei miei confronti. Nella sua qualità di funzionario responsabile, gli sarebbe stato facile chiedermi la fica in cambio di qualche facile passaggio di categoria, invece, udite udite, due anni prima mi aveva fatto ottenere il passaggio a mansioni superiori solo per meriti professionali… senza pompini o seghe varie. Da quel giorno la mia stima e il mio rispetto per lui era aumentata in maniera esponenziale… ed ora me lo trovavo davanti come probabile pretendente a un rapporto a tre con mio marito. Gli sorrisi. “Sei tu?” “Si… ti dispiace? Spero non averti delusa… forse attendevi di meglio!” “No, affatto… anzi… sono molto contenta sia tu!” “Grazie, sono lusingato! Posso abbracciarti per cementare la nostra auspicabile amicizia intima?” “E me lo chiedi? Non siamo forse qui per verificare se esiste il giusto feeling?” Ci abbracciammo e in un attimo le nostre bocche si cercarono in un bacio ...
... colmo di libidine. Sentii la lingua penetrarmi in bocca: l’accolsi con gusto, come quando accolgo il cazzo che mi entra nella fica. Cominciammo a slinguarci con passione… spinse il suo ventre contro la mia coscia… sentii il cazzo già bello duro: era piacevole costatare che lo eccitavo. Ricambiai spingendo la mia fica contro la sua coscia… mi staccai dal bacio e lo fissai sorridente. “Se mi chiedono perché sono rimasta dopo l’orario di lavoro cosa dico? Sempre tenendomi avvinghiata a lui mi guardò e mi sorrise. “Tranquilla! Ho già avvertito l’amministrazione che avevo necessità tu rimanessi con me per fare degli straordinari… sperando siano degli straordinari piacevoli!” Così dicendo spostò il suo bacino e posizionò il suo ventre contro il mio: mi strinse ancora di più a lui… sentii il suo cazzo spingere contro la mia fica! Ricambiai subito le sue attenzioni oscillando il bacino e strofinandogli la fica contro l’uccello. “Mi fa piacere sentirti già bello in tiro… devo ritenere non ti sia indifferente! Con questi presupposti ritengo sarà meraviglioso fare gli straordinari insieme a te!” “Tu non mi sei mai stata indifferente! Durante questi anni non ti ho fatto profferte amorose per due validissimi motivi. Il primo perché, essendo un tuo superiore, mi sarei sentito un verme nel farti proposte sessuali in quanto tu avresti potuto pensare che approfittassi del mio ruolo per ottenere i tuoi favori. Secondo, tu sei felicemente sposata, e non ritengo giusto ...