Vecchio giocattolo
Data: 31/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: sharkcrew
... capire visto che non parla), appena entro nella sua stanza torna quel sorriso che ha avuto ieri per tutta la mattinata. Con me mangia e chiaro che vuole essere accudito solo da me allora ripetiamo le stesse cose del giorno prima, compreso la visione di quel cazzone che mi fa bagnare come una troia, questa volta però mentre glielo sto massaggiando lui fa ripartire la sua mano ma non sulla nuca bensì sulla coscia, approfittando del fatto che sono seduta sul bordo della vasca. Non gliela scosto perché ho visto il suo sguardo quando sono entrata dalla porta. La sua mano si fa sempre più audace ed ora è arrivata all’altezza del mio perizoma umido, mentre lo sciacquo, sento le sue dita toccarmi sempre più, lo alzo e lo tiro via dalla vasca, ora è in piedi d’avanti a me, il suo cazzo sembra in erezione, ma è solo l’impressione di un secondo, è ancora lì moscio, che peccato, allora prova a stuzzicarlo un po' ed inizio a menarlo, mi tolgo il camice sotto ho un reggiseno nero trasparente e il perizoma coordinato, mi tolgo tutto, gli prendo le mani e me le porto sulle tette, i capezzoli sono durissimi, vorrei che me li ciucciasse, ed invece mi guarda ancora sorridendo, l’altra mano ...
... me la porto alla fighetta, le sue dita almeno son dure e mi ci masturbo, ma non mi basta voglio quel cazzone, mi inginocchio e glielo prendo in bocca, provo con un pompino, succhio, succhio, succhio, avidamente ma niente, quasi ci rinuncio poi il colpo di genio. Lo rivesto e lo metto a letto, lui si dispiace, da qui capisco che si stava divertendo, ma spetta caro solo due minuti. Vado giù a dire all’istruttore che stamattina il vecchietto non scende per le attività a causa di un po’ di febbre, vado diretta in infermeria, e con la scusa di prendere una tachipirina rubo una pillolina blu, risalgo di corsa lui si rallegra appena mi vede, io mi rallegra quando finalmente vedo quel cazzone in erezione, mi straccio il camice da dosso e lo cavalco da zoccola dopo essere venuta già tre volte vedo la sua faccia diventare paonazza, non mi interessa se crepa, questa è la più grande scopata della mia vita, fanculo Marco, fanculo Luca, fanculo il direttore, vengo per la quarta volta e mi abbatto sfinita accanto a lui, gli prendo il polso, batte. Torno a casa prendo il dildo, lo chiudo in una busta e lo ripongo in fondo all’armadio, scusa caro, ma per un po' avrò un altro giocattolo.