1. Come calzini spaiati


    Data: 01/06/2019, Categorie: Etero Autore: Wthinking

    Capitolo 1 : epilogo
    
    Nelle serate a parlare sottovoce, a bisbigliare, ad aprire parentesi mai chiuse, io mi sono perso.
    
    E tu ?
    
    Se penso alla mia vita, alle scelte fatte, a come sono fatto, beccarti in determinati contesti era solo una coincidenza di un grande disegno chiamato culo. Io culo non ce l’ho mai avuto, con le donne poi.
    
    E tu ?
    
    La passione ha un grande difetto: è smemorata. Dimentica troppo in fretta, cancella i luoghi, annulla gli spazi, curva il tempo e sei sempre punto e a capo, come se non avessi fatto niente per incendiarla ancora. E a me questa cosa non piace.
    
    E a te ?
    
    Da tempo volevo scriverti, scriverlo, scrivere di te. Tu che magari un giorno sarai lontana e forse queste parole, carattere dopo carattere, serviranno a coprire i chilometri che ci terranno lontani. Ma quante cazzo di parole dovrò infilarci in un racconto per coprire quelle immani distanze, riagganciarti a me ? E se la lontananza non sarà solo una questione di chilometri ? Ci ho pensato sai.
    
    E tu (ci penserai) ?
    
    Loro ti faranno ridere ? Crederanno in te, in quello che dici, che pensi, che sogni, che vivi, che viaggi, che cucini, che stuzzichi, che brami, che insegui, che scappi, che torni ? Apparterranno a te ? Guarderanno in quegli occhi grandi, color Terra, quella dove appoggi i tuoi piedi gentili e professi le tue teorie sull’amare senza limiti ?
    
    E tu (amerai) ?
    
    Avevo troppe calze blu, nere, buie e spente, da tempo volevo prenderne di colorate e lo spunto ...
    ... l’ho trovato in te. Ora quando le guardo, vedo i colori, le trame assurde, le fasce variopinte cingermi le caviglie, penso a te e sorrido. Ti porto in giro, tu porti in giro me, mi sostieni e mi fai stare in piedi. Che responsabilità essere la metà di un calzino spaiato, sei accostabile con tutti, ma devi essere colorato e fantasioso per starci bene, pochi approveranno, ma tu la mattina prenderai due calze a caso e ti staranno divinamente.
    
    Solo quando la centrifuga della vita inghiottirà nel nulla un calzino, si potrà capire il vantaggio di prenderli spaiati. Non dovrai sostituire l’altro con uno uguale e quello che ti rimane non lo dovrai cambiare. Ergo non dovrai cambiare.
    
    E tu (cambierai) ?
    
    C’è un mondo che giri e poi ci sei tu.
    
    Ci sono le persone che incontri e poi ci sei tu. Ci sono i tuoi lucidalabbra e poi ci sei tu. Ci sono le tue fragorose risate, la tua voce seduttiva, i buffi vocali su WhatsApp, le smorfie nelle foto, ma ci sei tu. Le tue torte. E i letti puliti, poi sporcati, i corpi puliti e poi sporcati, di nuovo puliti e nuovamente sporcati, le docce bollenti, i laghi che fai, quello vero, le stelle enormi, le tette generose, la luna che da quella stanza si sdraiava sulle acque nere, le luci delle imbarcazioni, degli stop di auto in coda, i versi delle presunte scimmie, il bosco silenzioso o quello che hai tagliato, dove mi ci sono perso delle ore. O meglio, la mia lingua si è persa.
    
    E ancora i vuoti dei bicchieri, delle bottiglie di prosecco, dei ...
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