Come calzini spaiati
Data: 01/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Wthinking
... caffè al ginseng, di Spotify in sottofondo, dei pavimenti che tremano, delle mattonelle che saltano, dei letti che strisciano, i sospiri, gli affanni, i piedi intrecciati, le carezze, i baci sulla schiena, i sorrisi spontanei e vicini, i risvegli dell’alba, le mani sui fianchi, sui culi, sui seni, sul petto. Ci sono tutte le scopate che ci siamo fatti, gli orgasmi soffocati e poi ci sei tu.
E tu (ci sei) ?
Dammi allora tutti i sorrisi che possiedi, anche quelli dei piani inferiori, la pelle tatuata che parla di te, naso, bocca e le orecchie separate da quella bella testa, la tua schiena da baciare, i tuoi piedini silenziosi, il tonico culo, il tuo seno meraviglioso che è il mio preferito. Non dimenticarti di quel paio di occhioni sinceri. Sopra a tutto questo mettici tutto quello che sei. E la voglia di rivedersi un giorno. Riusciremo a contenerla ? Avrai bisogno di me come io di te ? Sarò costretto a tornare da te.
E tu ?
Capitolo 2 : preludio
Dopo quasi 2 ore di chiacchere, di un buon vino, giunse l’ora di giocare. Lui lo voleva fortemente, lo voleva dal primo minuto che la vide, gli occhi caddero inevitabilmente sul décolleté, stritolato dal vestito color sabbia, una cintura bianca e scarpe coi tacchi di media altezza. La fece avviare alla cassa, impazziva a vederla ancheggiare, muoversi con eleganza e frugare nella borsa, sempre con questo cellulare che suonava, il suo volto leggeva i messaggi, si illuminava e rideva.
Si voleva far accompagnare con ...
... l’auto di lei al Motel, perché non conosceva la strada e di solito seguire un’auto, perderla magari di vista, gli procurava una certa ansia, già ne aveva un po’ addosso, ma di quella buona, quella che hai quando non vedi l’ora di scoprire un corpo nuovo. Saliti su quell’auto quasi d’epoca, i due sedili erano molto più vicini rispetto a quelli delle auto di oggi e le due lingue già giravano vorticose, cariche di una voglia di baciarsi per davvero, di gustarsi quel briciolo di preludio prima della possibile scopata.
L’ascensore per andare verso la camera non voleva saperne di arrivare, era un Motel moderno, tante tesserine, chiavi da inserire, cartelli da leggere e rispettare altrimenti in camera non ci arrivi, ma in quei momenti come si fa, con le luci fioche, la mente e il corpo impegnati in altro, verrebbe quasi la voglia di farlo in auto.
Entrati in camera, ancora il gioco delle tesserine, regolazione delle luci, giro in bagno e lei esce ancora ben vestita con ancora su i tacchi e gioca con lui, che l’avvinghia subito a se e lei si struscia e sorride, sentendo il desiderio ingrossarsi. Lui la bacia sul collo, le mani già vanno giù, lei fa la finta stupita e con quegli occhi lo fulmina e lui le rimette a posto e ricomincia da capo, le labbra, il collo, i respiri sempre più corti e poi ancora da capo, ma a quel punto le mani sono già dove lei non vorrebbe che le staccasse più. I tacchi volano sotto al letto, è fantastica la prima volta quando giochi (è stato fantastico ...