1. Impaurita dal sesso fino a 30 anni


    Data: 01/06/2019, Categorie: Etero Autore: 1948

    A 19 anni ero l’unica ragazza del mio gruppo ancora vergine. A me la verginità non pesava e non era di ostacolo alla masturbazione che già da qualche anno facevo con intensità non appena mi trovavo sotto le coperte oppure d’estate nuda sul letto. Non davo peso al mio aspetto non troppo bello e i ragazzi, forse, non mi trovavano particolarmente bella né interessante anche se le mie amiche mi dicevano che avevo delle gambe stupende e che ero carina. Una in particolare tentò di sedurmi ma non capii le sue mosse e mi ritrassi spegnendo le voglie della mia amica. Forse ne sarebbe nato un ingenuo ma intenso amore lesbico, oppure era anche il mio carattere che allontanava i maschietti.Oltre al lavoro fin da ragazzina faccio tutti i giorni non meno di due ore di palestra e quindi ho ancora un culo da favola e due belle tette ancora su.Con il gruppo di amici un venerdì sera precedente una festa nazionale andammo in discoteca e li di ragazzi carini ce n’erano veramente tanti; ne conobbi uno molto carino e lo abbordai. Lui stette alla mia iniziativa ed andammo in pista a ballare. Ero eccitata dall’ambiente ed anche l’avere in quel momento un ragazzo carino più del normale mi ha disinibito un po’ e con la sicurezza che mi distingueva mentre ballavamo gli dissi che mi sarebbe piaciuto se lui fosse stato il mio primo ragazzo. Salutai i ragazzi del gruppo ed uscimmo per andare a casa sua inseguiti dagli sguardi famelici di invidia delle mie amiche ed andammo a casa sua.Entrati in auto mi ...
    ... dette una bacio allungando la lingua in bocca che gradii molto e non ne rimasi sorpresa. Durante il tragitto lo bacia continuamente e lo accarezzai passandole una mano sul collo e sulla nuca, sulle guance e toccandole le labbra con polpastrelli. Lui fu gentilissimo nell’aprirmi la portiera e nel scendere dall’auto limonammo tanto, così facemmo In ascensore. In realtà ero tesa essendo per me la prima volta con un ragazzo. Le amiche mi raccontavano tante cose; come si iniziava e come si finiva di scopare, come si baciava, come si toccava un maschietto, ecc.Arrivati a casa sua mi sollevò la gonna e mi sfilò le mutandine e del mio stato di infoiata non se ne accorse nemmeno. Si sfilò i pantaloni, vidi quella ‘cosa’ dura tra le sue gambe ed il desiderio di toccarla, sentirla, era grande. Nacque in me la voglia di averlo dentro e lui non tardò a farlo. Mi infilò il cazzo tra le gambe. Sentii solo male e di quell’accoppiamento l’unica cosa che mi rimase fu il dolore ed anche il senso di vergogna unito alla paura, fino all’arrivo del ciclo mestruale, di essere rimasta incinta.I miei sogni di un rapporto bello pieno di amore e tenerezze era svanito.La mia stanza è al piano di sopra di una villetta a due piani con una finestra che da sul cortile da cui entra il sole tutto il giorno. Ha un bagno annesso che mi da una notevole privacy; sulla porta ho messo un cartello con la scritta ‘no entry’ e nessuno entrava senza bussare. La notte dormo sempre nuda per sentirmi libera e mi piace molto ...
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