Claudia e Daniele
Data: 05/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Quasar
... spinta, Daniele si posizionò ancora tra le natiche di lei, muovendosi lentamente. Il leggero sfregamento era una specie di masturbazione, delicata e continua.Daniele non avrebbe mai smesso, si sentiva in paradiso. In un movimento un po' più prolungato, accadde quello che Daniele avrebbe voluto ma non osava fare di proposito: l'uccello uscì dai boxer, relegando l'elastico, un po' largo, alla base dell'asta. Il ragazzo si fermò di colpo, temendo che Claudia l'avesse sentito. Niente, nessuna reazione. Il suo respiro continuava regolare e pesante, evidentemente dormiva come prima.Lui riprese il leggero movimento, sfregando l'uccello nudo contro le mutandine di Claudia, bagnandole leggermente. Le natiche della ragazza inglobarono a poco a poco il suo membro, che movimento dopo movimento affondò tra le cosce di Claudia. Daniele si ritrovò prigioniero, il suo pene era stretto in mezzo alle cosce calde della ragazza e sfiorava il suo sesso attraverso le mutandine.Ormai non poteva più ritrarsi, non sapeva come sarebbe andata a finire ma non poteva e non voleva fermarsi. I suoi movimenti si fecero impercettibili, sarebbe bastato un niente e sicuramente lei si sarebbe svegliata. In ogni caso non aveva molto bisogno di muoversi... quella situazione era già sufficiente ad eccitarlo sempre di più. Sentiva il cuore battere all'impazzata.Cercava di non muoversi, eppure si sentiva sempre massaggiato lentamente. Com'era possibile? All'improvviso se ne accorse: Claudia si muoveva, ma non come ...
... prima... i suoi erano movimenti più decisi, anche se delicati e leggeri. Daniele intuì che si era svegliata, non potevano essere movimenti involontari. Quindi si era accorta... e invece di respingerlo lo incoraggiava!E come se non bastasse... sentì le esili dita della ragazza sfiorare le sua cappella gonfia e bagnata, che faceva capolino tra le cosce. Le sentiva accarezzarla, con leggeri sfioramenti circolari che finivano proprio sulla fessura, per inumidirsi con le gocce che ne fuoriuscivano, e poi riprendere il lento movimento sul suo punto più sensibile. Daniele soffocò un gemito, ma non poté evitare di ansimare un po' più forte.Quel tocco sulla sua cappella era indescrivibile, e pensare che quello che aveva sempre sognato si stava avverando lo portò sull'orlo dell'orgasmo. Tentò di ritrarsi, ma lei strinse le sue dita sul glande e, quasi facendogli male, gli impedì di scivolare via. Poi riprese il suo lento massaggio, ora lo toccava facendo scorrere le dita in su e in giù sulla cappella bagnata.Daniele non osava toccarla, temeva che qualsiasi mossa avrebbe rotto l'incantesimo. Avrebbe veramente voluto prenderle i fianchi e tirarla a sè, oppure cingerla e toccarle il seno, ma si trattenne.Non riuscì, però, a trattenere l'orgasmo. Sentiva da lunghi minuti che stava arrivando, a piccole ondate crescenti, seguendo gli stimoli che, inesorabile, Claudia gli stava regalando con le sue dita e le sue cosce. Sentiva un calore sempre più forte salire nel suo corpo, e ormai non ...