1. Mille pini - parte quinta


    Data: 07/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: LovelyL, Fonte: Annunci69

    Un rumore di chiavi e poi il silenzio.
    
    Ero svenuto per la fame.
    
    Intorno a me non c'era nulla, una cella spoglia chiusa con una griglia abbastanza spessa e impossibile da forzare. Sembrava una caverna.
    
    ''E' inutile urlare, non c'è nessuno''.
    
    La stanza continuava ancora per qualche metro.
    
    -Ok- Scossi la testa. L'aria era spessa, un forte odore di sperma si librava dal pavimento.
    
    Dovevo trovare un modo per andarmene.
    
    ''Pensa dai... cazzo''
    
    Mentre gironzolavo ciondolando, notai che una delle sbarre era leggermente staccata.
    
    -Avanti, staccati dai- dissi digrignando i denti e cercando di romperla.
    
    La porta che avevo di fronte si spalancò sbattendo.
    
    Quattro uomini mediamente pelosi con un collare di pelle, scalzi e con una specie di slip di pelo che sembravano essere usciti da un film porno gay. Barba folta e alti rigorosamente più di 1.90, si disposero in fila davanti alla mia cella. Dietro di loro ne sbucò un altro vestito diversamente: delle cinghie legate sul petto e un anello al cazzo, completamente nudo. Si sedette al tavolo poggiandoci i piedi sopra.
    
    -Che cosa...- Sussurrai guardando sbalordito quella strana scena.
    
    -Sei fortunato sai?-
    
    Non risposi.
    
    -Il Padrone ha saputo della tua intrusione qui da noi. Non era affatto contento-
    
    ''Di cosa sta parlando? Perché girano tutti scalzi qui?''
    
    -Speravo di poterci giocare io con te ma purtroppo ha deciso di incontrarti di persona questa sera stessa-
    
    Continuavo a non capire, mi ...
    ... sembrava tutto così assurdo e spaventosamente eccitante.
    
    -Non mi va di portarti da lui in questo stato. Scommetto che hai fame-
    
    Tirò fuori da una sacca sotto il tavolo delle pagnotte che sembravano appena sfornate e delle bottiglie di vetro riempite d'acqua.
    
    Mi si illuminarono gli occhi.
    
    Si alzò arrivando ad un palmo dalla gabbia.
    
    Aprii una bottiglia porgendomela sorridendo: -Avanti, bevi-
    
    Allungai la lingua e me la bagnò con un po' d'acqua versando il resto per terra.
    
    -Ahahah- con un'espressione compiaciuta stampata in faccia mi allungo un pezzo di mollica.
    
    -E il pane? Il pane lo vuoi??-
    
    Ne assaggiò un pezzo sputandomelo poi in bocca.
    
    -Oggi no, non avrai il pane. Oggi avrai un bel pranzo speciale apposta per te-
    
    Tornò a sedersi.
    
    Allo schioccare delle sue dita il primo uomo barbuto e muscoloso entro nella cella aprendola con la chiave che aveva appesa al collo.
    
    -Quale pranzo speciale? Cosa volete farmi?? Non di nuovo...-
    
    Gli altri uomini ci raggiunsero spogliandosi completamente.
    
    -Ecco, saziati pure-
    
    Uno di loro mi tappò il naso e un altro, dopo essersi scappellato mi infilò il pisello in bocca. Non riuscivo quasi a respirare, lo spingeva fino gola facendo sbattere le palle dure sul mio mento.
    
    Lo sentivo pulsare e fremere. Stavo per svenire di nuovo, lo stomaco mi brontolava.
    
    L'unica fonte di cibo era dentro ai suoi coglioni enormi, dovevo impegnarmi.
    
    Presi letteralmente in mano la situazione.
    
    Afferrai quel grosso ...
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