1. Il primo incontro nel nuovo ufficio


    Data: 08/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: killerme34

    ... desiderio.
    
    “Può essere che hai ragione, ma dovresti illuminarmi sulle tue selezioni. E non darmi del Lei, chiamami Enzo e dammi del tu”.
    
    “Ok, io sono Anna, lavoro con Barbara sul progetto editoriale del sito web. L’unico modo per fargliele ascoltare sarebbe prestarle il mio telefono, ho tutta la musica qui. Oppure invitarla a casa mia per ascoltarle con il mio impianto hifi bevendo una Falanghina fredda delle mie parti”.
    
    “Vieni, siediti qui, fammi scorrere i brani, vediamo se ne conosco qualcuno”.
    
    Anna si avvicinò e si sedette alla destra di Enzo che con un occhio guardava la playlist jazz sul telefono, con l’altra penetrava con lo sguardo le curve di quel seno sodo e desideroso di essere succhiato, fino a quando non fu distratto da una mossa alquanto inequivocabile: Anna si era seduta in punta di sedia con le gambe leggermente divaricate che lasciavano vedere chiaramente uno slip di pizzo totalmente trasparente che copriva una vulva gonfia e chiara rispetto al colore della sua pelle e un pube ricoperto di una sottile linea di pelo nero.
    
    Anna si rese conto di essere osservata proprio li e invece di arrossire e chiudere le gambe, fece un sorriso compiaciuto.
    
    “Non pensavo di fare questo effetto anche su di Lei...oh, su ti te”, guardando ora il pantalone di Enzo improvvisamente gonfio da far trasparire un’evidente erezione. “Tu hai tutte le donne che vuoi, anche i muri di questo nuovo ufficio sanno che sei un Don Giovanni dai gusti molto raffinati. O sono ...
    ... modelle o non le guardi proprio”.
    
    In effetti Enzo era il prototipo del quarantenne in carriera: bello, alto 1,85mt, fisico asciutto e tonico, capelli biondi un po’ lunghi, single. La sua bellezza da sola creava interesse in molte donne, ma la sua posizione la amplificava all’ennesima potenza: in azienda era l’oggetto del desiderio di tutte le donne, dalle segretarie alle stagiste, fino alle attempate colleghe del Consiglio d’Amministrazione.
    
    “Anna, non c’è bisogno di essere 1,80mt per essere attraenti. Se proprio devo dirlo, tu sei un concentrato di sensualità, in piccolo, ma le hai tutte”.
    
    “Questo mi lusinga…! e cosa te lo fa pensare?”.
    
    “Il tuo sguardo di sfida carico di sesso, accompagnato dal tuo modo di vestire che ogni giorno fa drizzare i cazzi dei ragazzi del mio team. Non credere che non sento i commenti che fanno su di te alla macchinetta del caffé”.
    
    “Ahahah! però non sono solo loro ad avere il cazzo dritto per colpa mia…” indicando i suoi pantaloni.
    
    “Si, è vero. Il problema è che tu ti vesti sempre in questo modo sfacciato...i ragazzi hanno ragione. Offri il seno in vista come a volere che te lo tocchino, poi bisogna vedere se è tutto effetto del push up o c’è davvero sostanza tonica sotto, anche perche non mi sembri una tipa da palestra, anzi..”.
    
    Anna a questo punto sapeva come sfoderare tutta la sua sfacciataggine. Si abbassò delicatamente le bretelle del vestitino, poi il reggiseno e offri alla vista di un incredulo Enzo un seno bianco sodo e ...