1. La fimminedra (parte seconda)


    Data: 08/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio

    ... leggermente abbronzata, con quel colorino che tanto piace a Mario.
    
    Deve averli visti parlare, fa un sorriso, ricambiato, poi abbassa lo sguardo, un po' per timidezza, ed anche perché non riesce a reggere più di tanto lo sguardo magnetico di quell'uomo.
    
    Nel farlo, senza volerlo, gli occhi si poggiano sul costume di Mario, e non può non notare il rigonfiamento all'altezza dell'uccello, in parziale erezione.
    
    Vi si sofferma, .......esterrefatta. Non crede ai suoi occhi. Possibile? Subito pensa che di sicuro avrà qualcosa nel costume per accentuare il pacco......non è possibile.
    
    Sente una fitta nel basso ventre, sensazione per lei completamente sconosciuta.
    
    È una donna che non ha mai avuto grilli per la testa, ha sempre evitato di infilarsi in situazioni imbarazzanti, di occasioni volendo ne avrebbe avute, come quel rappresentante che la riempie sempre di complimenti, mai lei non ha mai cercato altro al di fuori del matrimonio. È contenta della sua vita sessuale, gli bastano quei 3-4 amplessi al mese che ha con suo marito. Così crede lei, ma per la verità c'è un certo senso di insoddisfazione, che non ha ancora capito esattamente da dove viene e cosa sia.
    
    Lo sguardo della donna sul pacco di Mario dura qualche attimo, ma per lui basta.
    
    La signora ha voglia di cazzo vero.
    
    Infatti Mario ricorda che Vincenzo ce l'aveva piccolo, non più di 11-12 cm. E cosa ci fa una così con un mini calzetto?
    
    Quel pizzicorio in mezzo alle gambe non accenna a calmarsi, si ...
    ... direbbe che la donna si stia bagnando proprio lì, e sarebbe un casino se non fosse che è già tutta bagnata, dall'acqua del mare.
    
    Deve riflettere, ha bisogno di pensare. Il suo fisico non ha mai avuto una reazione così con nessun uomo.
    
    Mario arriva all'acqua alta fino al torace e si tuffa con la testa sotto, ci sta qualche attimo, altri tuffi ancora, una mini nuotata. Poi butta l'occhio verso la riva e vede Vincenzo che sta venendo verso di lui con un materassino.
    
    Si avvicina. È con la pancia poggiata sul gonfiabile, di traverso, con i piedi in acqua.
    
    "Mario vieni anche tu qui con me."
    
    Lui si avvicina e si mette nella stessa posizione dell'altro, di fianco.
    
    I due si toccano con le braccia, nel tentativo di rimanere attaccati al materassino, Vincenzo si avvicina ulteriormente, poi deciso: "Mi hai smosso gli ormoni. È ancora duro?"
    
    "Perché non lo constati personalmente?"
    
    Vincenzo è indeciso: riprendere i giochini che tanto gli piacevano o lasciar perdere? Se dovesse seguire l'istinto ci si butterebbe a capofitto su quell'uccello.
    
    Mario, che ha sempre avuto il dono di cogliere l'attimo e di approfittare di tutte le occasioni per raggiungere i suoi fini, pensando al modo per arrivare alla moglie dell'amico, dice: "Vincè, però, se ci vuoi giocare mi devi promettere che, quando te lo chiederò, mi farai un piacere."
    
    "Dimmi cosa........."
    
    "Non adesso. Però mi devi un favore. Adesso perché non cominci a darti da fare?"
    
    Suona quasi come un ordine, ...