1. Fu una gran bella vacanza


    Data: 09/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    (Racconto di fantasia)
    
    Avevo 25 anni ed ero in vacanza con il mio compagno 33enne in una bella località italiana di mare. Appena arrivati in albergo avevo notato un bell’uomo. Sui 50 anni, alto, brizzolato, signorile, dal pelo folto, con due grandi spalle, con due bei baffi. Quanto mi piacciono i baffi! Spesso mi capitava di incrociarlo e ogni volta non potevo fare a meno di guardarlo con interesse, ma era sempre in compagnia di una bella donna sua coetanea. Devo dire che anche lui spesso mi guardava ma ogni volta io, per timidezza o per timore del mio uomo o della sua donna, non sò, abbassavo lo sguardo.
    
    Passarono pochi giorni quando, mentre eravamo a pranzo nel ristorante dell’hotel, potevo vederlo seduto al tavolo accanto, oltre la spalla del mio compagno, così come lui poteva vedermi al di là della sua donna. Furono spesso sguardi fugaci ma anche di molto intensi. Non ce la facevo più a nascondergli il mio interesse. Ogni volta che lo guardavo mi scioglievo nell’immaginarmi tra le sue forti braccia e mi cullavo della sua voce virile e voluttuosa. Nel suo sguardo leggevo interesse, ma quanto? E poi, come fare? Non mi era mai capitato ed ero assolutamente inesperto a gestire una simile situazione.
    
    Ad un certo punto andai in bagno per rinfrescarmi il viso (per riprendermi un pò da quelle emozioni) e per un bisogno impellente. Quando riaprii la porta della cabina me lo trovai davanti.
    
    Mi spinse contro il muro e si abbassò un poco per darmi un bacio breve ma ...
    ... deciso. Rimasi imbambolato. Ero impreparato. Non mi sembrava vero. Non mi aveva parlato ma quel bacio aveva detto tante cose. Disse solo: “Tra mezz’ora vieni nella camera 517”. E se ne andò.
    
    Ero sconvolto, eccitato, emozionato. Non sò, non capivo più niente. Nuova lavata della faccia per riprendermi e tornai al tavolo. Mancava poco alla fine del pranzo. Sapevo che il mio compagno, dopo, voleva farsi un riposino in camera. Gli dissi che sarei andato in piscina. Non ebbe nulla da obiettare, solo mi raccomandò di non fare il bagno subito ma di stare all’ombra. Lo tranquillizzai, ma avevo ben altri programmi! Tornati nella nostra camera mi misi il costume, presi l’asciugamano e mi avviai. Non certo giù in piscina ma salii al quinto piano.
    
    Bussai alla 517. Mi aprì. Era in accappatoio. Un morbido accappatoio bianco, ma dall’apertura e sulle gambe era coperto di un morbido e fitto pelo nero. Mi sorrise. Richiuse la porta alle mie spalle e mi baciò di nuovo, ma stavolta più a fondo, più a lungo.
    
    “E la tua compagna?”, gli dissi. “Non ti preoccupare: è solo una buona amica che mi copre e che non ci verrà a disturbare”. Ancora un bacio, ancora più intenso, ancora più profondo, mentre il suo abbraccio si trasformò in due mani (quelle sue belle mani grandi) che mi presero decisamente le chiappe massaggiandole. Era fatta! Ero cotto! Erano ormai ben chiari i nostri rispettivi ruoli ed erano proprio quelli che desideravo.
    
    Mentre mi baciava sentii chiaramente il suo membro che si andava ...
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