Mia moglie anna "il rientro dalla vacanza"
Data: 09/06/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: TIGRO76, Fonte: Annunci69
... stavano dicendo, di sicuro non stavano parlando del tramonto sulla spiaggia.
Più di una volta si allontanò da me come per non farmi sentire quello che gli diceva, sembrava dare delle risposte a delle ipotetiche domande fatte dall’altra parte; Anna andava avanti e indietro tra la cucina e il salone adiacente, restò per circa 10 minuti al telefono e quando capii che si stavano salutando feci segno a mia moglie di non passarmelo.
Quando Anna terminò la telefonata notai un colorito acceso sulle sue guance e glielo feci notare, aspettando che mi dicesse di cosa avevano parlato, ma cosi non fu; allora glielo chiesi io, ma lei dava risposte vaghe e ingannevoli.
Ebbi un erezione fulminea, il solo ricordare quello che era successo mesi prima mi provocò una pressione nei boxer; aspettai che Anna si avvicinasse al tavolo e in un attimo la presi in braccio facendola sedere sul tavolo, le tolsi i pantaloni della tuta da casa e cominciai a sbottonarmi i pantaloni; stranamente fece un po’ di resistenza, mi diceva di aspettare, di andare dopo in camera da letto, ma io la volevo in quel momento.
Capii il motivo della sua resistenza quando divincolandomi dai suoi respingimenti riuscii a infilargli una mano in mezzo alle gambe, sulla fica, era un lago; ci guardammo per un attimo negli occhi, non c’era bisogno che mi spiegasse il perché era cosi bagnata, presi il mio uccello in mano e lo diressi verso la sua fica, sempre guardandola negli occhi vi entrai piano e cominciai a ...
... scoparla con dolcezza.
Mi avvicinai al suo viso e cominciammo a baciarci, poi le chiesi: “cosa ti ha detto di cosi eccitante per farti bagnare in questo modo”?
Dovetti ripeterle la domanda due volte, poi: “mi ha ricordato quello che abbiamo fatto e cosa mi farebbe ancora se ci fosse un’altra occasione”; “e tu vorresti che ci fosse un’altra occasione”? le risposi io, ma non c’era bisogno che mi rispondesse, avvertivo le contrazioni della sua fica, stava per arrivare.
Il ritmo dei miei colpi cominciò ad aumentare di intensità, affondavo sempre più in profondità il mio cazzo e lei con un sorrisetto mi affondò le unghie delle mani dietro la schiena cominciando a graffiarmi; “sei una troia le dissi” e lei con una voce rotta dal godimento mi disse: “si è vero, sono una troia, tu mi hai fatto diventare troia e se capitasse di nuovo, mi farei scopare di nuovo da Salvo davanti a te”.
Al suono di quelle parole mi passarono nella mente le immagini di Anna che gliel’ho prendeva in bocca e di quando si sedette sul suo cazzo cavalcandolo, sentii il mio cazzo ingrossarsi, quando lo tolsi da dentro per cambiare posizione, vidi che la mia asta era ricoperta di liquido bianco, ricordo che con un tovagliolo cercai di pulirlo, il liquido era tanto e scivolava fuori dalla sua fica; mentre facevo questo, Anna scese dal tavolo e dandomi le spalle abbassò il busto sul pianale preparandosi per prenderlo a pecora.
Da dietro vedevo le labbra gonfie della sua fica ricoperte da quel liquido che ...