La mia adolescenza 2
Data: 10/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... la palestra che lui frequenta gli ha dato la forza necessaria per sopportare lo sforzo. Il suo randello fa dentro e fuori dal mio buchetto strofinandomi le pareti anali ma poi esce da me e mi spinge sul letto a gambe aperte. Mio cugino si sdraia su di me baciandomi teneramente mentre i nostri cazzi si urtano l’uno con l’altro come se volessero baciarsi anche loro. Quando Carlo si solleva, mi allarga le gambe e senza prendersi il cazzo in mano, ma soltanto muovendo il bacino, centra di nuovo la mia voragine ed e’ ancora dentro. Mi chiava con le gambe allargate che iniziano a farmi male partendo dall’inguine mentre io mi sego il cazzo guardandolo negli occhi. Mai avrei immaginato che un giorno potesse succedere una cosa del genere invece eccomi qui a fare l’amore con mio cugino nel mio letto, un posto dove lui ha avuto l’esclusiva. Quando aumenta l’intensità della chiavata, Carlo mi porta a sborrare sul mio addome mentre lui rallenta la scopata e improvvisamente estrae il cazzo dal culo e se ne va. Penso che non voglia farmi avere il piacere di assaggiare la sua crema, così prendo un fazzoletto, pulisco la mia pancia dal mio stesso seme, rimetto a posto il letto e mi preparo per dormire quando invece vedo arrivare Carlo con una Madeleine in mano dotata anche di candelina.
“Buon compleanno, Giù”
“Ma diamine”, penso, “che me ne frega del mio compleanno quando avrei voluto assaggiare la sua panna?”
“Questa e’ per te, non credo che la zia si accorgerà che ne manca ...
... una”
Quando prendo la Madeleine mi accorgo che e’ cosparsa della sua sborra
“Ti ho preparato la mia torta personale. E’ mezzanotte passata, buon compleanno”
“Grazie”, gli rispondo prendendomi quel dolce delizioso
Tolgo la candelina leccandola, scarto la Madeleine dal pirottino e poi la mangio non fregandomi di avermi lavato i denti dopo la cena. Finisco quella prelibatezza in un boccone che mi viene voglia di mangiarne un’altra.
“Com’era?”, mi domanda
“Buonissima, il tuo condimento le ha dato quel pizzico di salato che mancava”
“Che razza di troia, te ne farò provare altra tutta questa estate”
“Non vedo l’ora”
“Ora mettiti a dormire che e’ tardi”
Mi corico girandomi dal lato del letto di Carlo osservandolo mentre si incammina verso il suo talamo con il suo cazzo ormai floscio che va verso destra e verso sinistra e poi si sdraia sul suo materasso mostrandomi le spalle e il culo marmoreo. Con quella visione mi addormento aspettando il giorno del mio compleanno nonostante sia già cominciato da qualche minuto e io l’abbia festeggiato alla grande con una mini torta molto saporita. Mentre faccio la doccia, Carlo entra nel bagno per pisciare e io gli osservo il cazzo.
“Ne vuoi assaggiare un po’?”, mi domanda
“Ma che schifo”
“Ma se hai assaggiato la mia sborra”
“Ma il piscio mi fa schifo”
“Allora vorrà dire che ti farò assaggiare la mia sborra in ogni cibo che mangerai”, mi dice uscendo dal bagno
Durante il pomeriggio si svolge la festa del mio ...