-
Rompetemeli!
Data: 12/06/2019, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: aleph
... l'altro capezzolo, mentre mio Padre e gli altri si erano dedicati, fin da subito a forare le mammelle da parte a parte. Immediatamente la Mamma aveva iniziato a gridare per il dolore del metallo che le attraversava i vecchi seni flaccidi. Era bello vederla torcersi, mentre le nostre mani le stringevano le tette, torcendole e ferendole. Il tipo che guardava, si era calato i pantaloni ed aveva preso a masturbarsi: �si! fatele male!� continuava a ripetere, schizzando poco dopo un piccolo getto biancastro da quel cazzetto insignificante.Ognuno di noi, continuava a spingere in ogni direzione l'ago a propria disposizione, devastando ulteriormente quei poveri seni.Dopo una ventina di minuti, alcuni erano esausti e l'avevano lasciata alle mani esperte del medico, di mio Padre e alle mie.La Mamma non aveva mai smesso di gridare... ma a tratti ci incitava ripetendo: �rompetemeli! Dovete rompermeli!� il dottore le rispondeva: �oggi te li distruggiamo!� continuando a far uscire gli aghi da punti diversi del seno, totalmente incurante di cosa aveva tra le mani, trasportato dalla frenesia del gesto, dal trasporto dell'atto brutale. L'avevamo dovuta far distendere a terra... perché non riusciva più a stare in piedi, percorsa come era da tremiti.La Mamma aveva cercato di toccarsi tra le gambe, in cerca di piacere, ma mio Padre se ne era accorto: �allontanatele le mani: non deve godere! Frustatele la figa!�.�Scusami, tesoro�. Rispondeva lei, mentre un amico del dottore le aveva allargato ...
... le gambe ed aveva preso a frustarla sui genitali.Ma alla fine, comunque ci stancammo: le braccia facevano male per la fatica. Ci alzammo per prendere fiato. Guardando lo spettacolo di quella donna che si contorceva per il dolore e si portava le mani al petto. �Mi fanno così male�, piagnucolava.Era arrivata l'ora di fare una pausa... e ci spostammo in cucina a mangiare quello che c'era nella dispensa. Commentando la donna torturata e facendo frasi oscene su di lei.Mezz'ora dopo, qualcuno di noi si era ricordato del vecchio depravato ed andammo a controllare nell'altra stanza: adesso era lui, da solo a torturarla. L'aveva fatta mettere su un fianco, in modo che le mammelle le ricadessero di lato e le sforacchiava due alla volta, cambiando ogni volta punto, mentre lei continuava a ripetere: �Rompimeli, devi rompermeli!�. Al tipo doveva piacere molto perché continuava a forarli senza ritegno, sbuffando, paonazzo in volto e ripetendole: �Ti rompo tutta, vecchia troia!�. Ci fermammo a guardare la scena divertiti. Fino a quando il tipo non si sentì in obbligo di masturbarsi nuovamente, venendo quasi subito e schizzandole sul viso deformato dal dolore�.�Tua Madre è una vera troia�. Mi disse.Ora eravamo tutti molto stanchi e non mancava molto all'ora in cui sarei partito. Quando lo dissi a mio Padre lui esordì con: �Dobbiamo appenderla, allora!�. E mia Madre, con voce flebile ripeté: �appendetemi, vi prego!�.Così le legammo i seni e la sollevammo di peso, appesa per le mammelle ...